Profughi, nuovi arrivi a Settimo e a Rho

Sei uomini a Settimo Milanese e una madre con due figli a Rho. Nel Nord-Ovest porte aperte all’accoglienza diffusa

Migrante

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Settimo Milanese (Milano), 2 agosto 2017 - Sei migranti a Settimo Milanese e altri tre a Rho. Dopo la firma del Protocollo in Prefettura nei giorni scorsi sono arrivati nei comuni del Nord-Ovest i primi profughi nell’ambito del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo politico): sei uomini provenienti da Nigeria, Gambia, Somalia, Afghanistan e Mali a Settimo, due bambini e una donna della Nigeria a Rho.

«I  primi giorni sono serviti a preparare i documenti relativi al loro arrivo. La settimana scorsa abbiamo incontrato i referenti di Sercop, la nostra azienda consortile che ha espletato la procedura per il bando Sprar e quelli dell’Associazione Temporanea d’Impresa che lo ha vinto - dichiara il sindaco Sara Santagostino - l’incontro è servito per capire come e cosa è possibile fare per questi giovani uomini durante i sei mesi in cui resteranno nella nostra città». L’accoglienza, infatti, prevede che i migranti siano occupati in attività varie e cosi l’amministrazione comunale ha coinvolto le onlus, le associazioni sportive e lavorative per definire percorsi di apprendimento e di volontariato, affiancando i bisogni della città alle capacità dei migranti.

I migranti sono ospitati in alloggi messi a disposizione da privati alla Sercop che fa da garante. «Ancora una volta, a poco meno di un anno dal terremoto di agosto 2016, la nostra città ha aperto le porte a chi ha bisogno - scrive la giunta in una nota - segni di attenzione e di umanità, in un mondo che a volte sembra aver perso per strada i valori fondamentali su cui nasce e cresce una democrazia sana, rispettosa e bella». in complesso entro il mese di settembre nei Comuni del Nord-Ovest dovranno essere accolti 55 profughi che saranno assegnati in base alla disponibilità degli alloggi. «Sia i Comuni che Sercop sono alla ricerca di appartamenti per l’accoglienza dei migranti - dichiara Pietro Romano, sindaco di Rho - abbiamo firmato un Protocollo e ci atteniamo a quello. Nonostante le polemiche abbiamo scelto di proseguire nel rispetto di quell’intesa che ci consente di fare con tranquillità la nostra parte nell’ambito di un progetto ampio di accoglienza diffusa e integrata evitando invii a sorpresa di immigrati come già accaduto in passato». I tre profughi arrivati a Rho ai aggiungono ai 33 migranti accolti da mesi nella struttura comunale di via Gorizia e agli altri 30 in via Grandi nell’ambito di un progetto gestito da un privati.