Senago, gli alleati si smarcano dal sindaco: "Accogliere i profughi? Si può fare"

Il sindaco leghista Magda Beretta decide di ritirare con effetto immediato l’adesione al protocollo Sprar. La replica: è un rischio

Il vicesindaco Giuseppe Sofo

Il vicesindaco Giuseppe Sofo

Senago (Milano), 28 luglio 2017 - Il sindaco leghista Magda Beretta decide di ritirare «con effetto immediato» l’adesione al protocollo «per accoglienza equilibrata sostenibile e diffusa dei richiedenti la protezione internazionale» comunicando la sua decisione al prefetto e al ministro dell’interno. Il provvedimento però non piace agli alleati di giunta della lista Vivere Senago, che con un comunicato si dissociano, affermando però che questo «non avrà alcun riflesso sulla tenuta di questa amministrazione».

Nel testo della lettera scritta dai due rappresentanti della civica, il vicesindaco e assessore Giuseppe Sofo e l’assessore Sara Capuano, si afferma: «Il protocollo prevedeva, in caso di adesione, un dimezzamento degli arrivi dei richiedenti asilo e rifugiati e uscirne d rischia notevolmente di far giungere sul nostro territorio un numero maggiore di profughi. Siamo dell’idea che, dato che il problema c’è e bisogna affrontarlo, è meglio gestirlo piuttosto che subirlo. Si tratta di rifugiati e richiedenti asilo e pertando crediamo che dare priorità ai nostri cittadini, cosa in cui crediamo fermamente anche noi, non voglia dire escludere tutti gli altri, specialmente chi fugge dalla guerra».

Sofo e Capuano sottolineano che il progetto «non comporta alcun onere a carico del Comune e pertanto non verrebbe intaccato alcun servizio per i concittadini» e che «una comunità di più di ventimila abitanti può permettersi l’arrivo di meno di trenta profughi». Tuttavia, concludono i due assessori di Vivere Senago, «prestiamo continua attenzione verso un protocollo che, visto il crescente numero di casi in cui la clausola di salvaguardia non viene rispettata, conferma i nostri dubbi su tempismo e bontà della richiesta di adesione allo stesso e ci adoperiamo per apportare un contributo concreto al miglioramento delle situazione critiche. Questa differenza di vedute non avrà alcun riflesso sulla tenuta di questa amministrazione. Facciano pure sonni tranquilli i nostalgici».