Senago, allarme rospi al Parco delle Groane: "La specie straniera è una minaccia"

Originari dell’Africa meridionale, è il primo avvistamento in Lombardia

Le Gev stanno organizzando la cattura dei rospi

Le Gev stanno organizzando la cattura dei rospi

Senago (Milano), 4 agosto 2017 - Gli anfibi sembrano aver trovato l’ambiente ideale del Parco delle Groane. I controlli effettuati dal personale dell’ente e dalla guardie ecologiche volontarie hanno evidenziato la presenza di due rospi alloctoni “Xenopo liscio”, una specie originaria dell’Africa meridionale, presente attualmente solo in Sicilia. Anfibi esotici avvistati per la prima volta in Lombardia, sui quali c’è una particolare attenzione perché potrebbero danneggiare l’equilibrio naturale della zona.

Da qui l’appello a non liberare nel parco animali domestici o ritrovati in ambienti diversi. Quello fatto dalle Gev è stato un lavoro impegnativo e tra i più significativi. Censire gli anfibi è un progetto inserito nel piano “Life Gestire 2020”, nato per la conservazione della biodiversità in Lombardia e cofinanziato dalla Commissione Europea. Quindici sono state le aree monitoriate nel censimento.

Di notevole importanza sono stati i rilevi effettuati nelle zone umide e nelle rogge di Senago: qui sono stati identificati 7 maschi e 7 femmine di tritone punteggiato, parecchie raganelle italiane e due rane verde minore, una rana esculenta e un gambero rosso della Louisiana. Nella zona di Garbagnate sono state trovate invece parecchie ovature di raganelle, rane verdi, due tritoni piccoli e rospi smeraldini. Rilevata nelle varie oasi anche la presenza di altri anfibi come tritoni crestati e natrici dal collare. "Fare questi monitoraggi - affermano i responsabili del Parco delle Groane -, è stato di fondamentale importanza per rimanere aggiornati e informati e migliorare questo territorio. Dobbiamo prenderci sempre più cura della zona. Il gruppo delle guardie ecologiche volontarie ha avvistato due rospi alloctoni mai visti prima, una specie notata anche qualche giorno dopo da due studenti dell’Università di Milano. Si trattava di “Xenopo liscio” e per evitare che i rospi possano riprodursi è stata organizzata con il supporto della Regione Lombardia la loro cattura. La speranza è che ci siano pochi esemplari. Per il momento non sono stati ancora presi: quando avverrà la cattura, saranno portati negli acquari della struttura didattica di Maurizio Valota". Le guardie del parco tengono costantemente monitorato il sito per evitare che lo Xenopo possa insediarsi e diffondersi pericolosamente.