Rho (Milano), 11 febbraio 2018 - Ben 103 candeline e un passato da partigiana. Festa di compleanno, nei giorni scorsi, per Rosa Boniforti, classe 1915, di Rho. L’ultracentenaria rhodense ha festeggiato l’importante traguardo con parenti, amici e il sindaco Pietro Romano. La partigiana rhodense con il nome «Wanda», è stata staffetta della 106esima Brigata Garibaldi e moglie di Mario Cravini, Commissario di guerra. Viveva in va Madonna e la famiglia aveva una fiaschetteria. Anche il papà, Pietro Bonforti, era stato un antifascista. Nonostante l’età il ricordo di quegli anni è molto nitido, Rosa in occasione della festa di compleanno ha raccontato di essere stata contattata da un’altra rhodense della Resistenza, Renata Favini, che le disse di recarsi a Milano.
Le assegnarono il compito di recapitare materiale propagandistico nelle fabbriche e messaggi ai partigiani. Da staffetta il suo nome di battaglia era appunto «Wanda». Oggi vive ancora a Rho, accudita dal figlio Gianni Cravini. «È un vero piacere, oltre che un dovere, festeggiare chi arriva a questo straordinario traguardo - spiega il sindaco Romano - gli anziani sono una grande risorsa per la nostra città e Rosa riesce a trasmetterci le emozioni di un passato drammatico, vissuto con audacia attraverso l’esperienza da partigiana. Esprimo la mia più sincera ammirazione e la mia riconoscenza».
Il Comune aveva conferito a Rosa l’onorificenza Civica nel 2012 «per l’impegno, lungo tutta una vita, per la democrazia e la libertà dei cittadini e della sua città». Ancora molto lucida, nonostante faccia fatica ad uscire di casa continua ad esercitare il suo diritto di voto, Rosa ha raccontato che in occasione dell’ultimo referendum si è recata a piedi al seggio, ma poi non riusciva più a tornare a casa da sola. Allora ha chiesto allora aiuto alle forze dell’ordine. «Va bene signora, la accompagniamo a casa, ma questo non sarebbe il nostro compito, avrebbe dovuto fare domanda in Comune». Pronta la risposta di Rosa: «Ma io mica lo sapevo che non ce l’avrei fatta».