Rho, bufera profughi. Il sindaco: "Soluzione sbagliata"

"La Regione è socia di Expo: se è contraria a questa soluzione, anziché fare i proclami sui giornali, lo dica all’interno degli organi istituzionali che dovranno decidere", incalza il primo cittadino

I profughi ospiti delle aree expo

I profughi ospiti delle aree expo

Rho (Milano), 11 luglio 2016 - "Quel sito non può essere utilizzato. E’ un’opera urbanistica temporanea, il campo base Expo va smantellato e l’area restituita al Comune come compensazione ambientale. Se il Prefetto ha l’esigenza di gestire l’emergenza profughi, lo deve fare in altro modo». Documenti alla mano, il sindaco di Rho, Pietro Romano, spiega le motivazioni tecniche e politiche della sua contrarietà all’arrivo di 150 profughi nel campo base di Expo. Lo ha fatto in occasione dell’insediamento del consiglio comunale, dopo giorni di polemiche e proteste. «Da un punto di vista tecnico il campo base non ha titolo giuridico di esistere – spiega il primo cittadino rhodense –, ci sono accordi che dicono che dal 30 giugno 2016 non può essere utilizzato. Io ho già scritto al consiglio liquidatori di Expo per sapere se intende mantenere fede agli accordi, inoltre è stato pubblicato un bando per individuare un soggetto che si occupi dello smantellamento del campo. Ci sono chiarimenti in atto con Milano e la Prefettura e comunque non è accettabile un’operazione di questo tipo senza coinvolgere il Comune di Rho». Poi ha ribadito le motivazioni politiche: «Siamo contrari all’accoglienza di un numero così elevato di profughi in un unico luogo, tutti i Comuni devono fare la loro parte per garantire un’accoglienza capillare».

Polemiche anche contro Regione Lombardia. «La Regione è socia di Expo, ha nominato un proprio liquidatore all’interno del collegio: se è contraria a questa soluzione, anziché fare i proclami sui giornali, lo dica all’interno degli organi istituzionali che dovranno decidere». Una replica anche alle accuse arrivate dalla Lega Nord e dal centro-destra. «Io non mi autosospendo dal Pd, né picchierò i pugni sul tavolo del Prefetto, ho fatto e farò tutti gli atti istituzionali per ribadire la mia contrarietà – aggiunge il sindaco –. Non ho detto bugie, non c’era nessun accordo pre-elettorale sui profughi, se al mio posto ci fosse stato un altro sindaco adesso si troverebbe a gestire lo stesso problema». Intanto nel campo base Expo di via De Gasperi è tutto pronto per l’arrivo dei migranti. Come documentato da Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, monolocali, mensa e area ricreativa sono in ordine. Bisogna solo riattivare acqua, corrente elettrica e gas e poi a metà settimana dovrebbero arrivare i primi gruppi di profughi. «Vediamo come si evolve la situazione - conclude Romano -, io intanto ho chiesto la massima sorveglianza del campo».

Martedì in Regione verrà presentata un’interpellanza per conoscere con chiarezza numeri e tempi dello spostamento dei profughi da Milano al campo base. Il centro-destra, invece, ribadisce che si attiverà per indire due referendum: uno con valore consultivo per chiedere ai rhodensi se vogliono i profughi e l’atro per chiedere di uscire da Città Metropolitana dopo questo atto di forza poco rispettoso della città di Rho.