Pregnana, disegni e insulti sui muri della palestra: scuola media nel mirino dei vandali

Le pareti dell'istituto erano state da poco rimesse a nuovo. Ora i ragazzi si metteranno al lavoro per cancellare le scritte

I vandali hanno imbrattato i muri della scuola

I vandali hanno imbrattato i muri della scuola

Pregnana Milanese (Milano), 4 novembre 2017 - Frasi e disegni volgari, bestemmie e insulti scritti con una vernice bianca sui muri esterni della palestra della scuola media di Pregnana Milanese. I soliti ignoti (per il momento) hanno voluto lasciare il loro segno imbrattando le pareti della scuola media recentemente ridipinte con toni vivaci. È successo di notte. Ieri amministrazione comunale e direzione scolastica hanno presentato denuncia ai carabinieri che avvieranno le indagini per rintracciare gli autori. In quell’area non ci sono le telecamere, ma non è escluso che qualcuno possa aver visto i teppisti scavalcare la recinzione della scuola e imbrattare i muri.

"Il gesto è molto stupido, non rispetta gli spazi di tutti - dichiara l’assessore all’Istruzione, Fabio Degani -, è fatto su un edificio che avevamo cercato di rendere più caldo e accogliente, credo con esito apprezzato in primo luogo dagli alunni. Ora, io non so chi abbia commesso un tale gesto. Quello che so è che un po’ di ragazzi della scuola si sono resi disponibili a dare una mano agli operai comunali per ripulire i muri della scuola e renderli di nuovo belli. Questo è un buon esempio". L’assessore all’Istruzione ha coinvolto la scuola, in particolare le classi terze, per trasformare quello che definisce "inconveniente pedagogico" in qualcosa di positivo: lunedì mattina molti alunni daranno una mano agli operai comunali per cancellare le scritte e tinteggiare di nuovo il muro.

"È un esempio di protagonismo giovanile positivo e un messaggio alla cittadinanza", continua l’assessore che, provocatoriamente aggiunge, "se chi i muri li ha rovinati vorrà unirsi al gruppo dei pulitori, senza dover dire nulla, sarà ben accolto, perché per una volta e forse anche per le successive penserà meglio a quello che fa".