Pregnana, ponte sulla ferrovia lesionato: niente camion, limiti per le auto

I divieti istituiti dalla polizia locale dopo le verifiche dei tecnici Rfi

Il cavalcaferrovia di via Lombardia

Il cavalcaferrovia di via Lombardia

Pregnana Milanese (Milano), 30 novembre 2016 -​ Lesioni evidenti dei cementi armati sulle quali è necessario intervenire tempestivamente: sono questi i risultati delle verifiche fatte da Rfi sul cavalcaferrovia di via Lombardia a Pregnana Milanese. Il ponte sulla ferrovia, costruito tra il 1959 e il 1962, è ammalorato a causa dell’età e servono interventi di manutenzione straordinaria in tempi brevi.

Nel frattempo la polizia locale ha già istituto due divieti: il limite di velocità a 30 km/h, da via Liguria alla rotatoria con via Castellazzo, e il divieto di transito assoluto per i mezzi pesanti oltre 35 quintali, compresi quelli del trasporto pubblico. «Il cavalcavia ferroviario è soggetto a verifiche periodiche con cadenza annuale da parte di Rete ferroviaria italiana - spiega il vicesindaco Angelo Bosani -. Il 18 novembre Rfi ci ha avvisato che durante la più recente verifica erano state evidenziate possibili criticità. È stato quindi concordato un sopralluogo congiunto per il 21 novembre, nel corso del quale, nonostante le strutture fossero in parte coperte dalla vegetazione, sono stati riscontrati ammaloramenti dovuti all’età: invecchiamento del cemento armato e ferri di armatura parzialmente scoperti e intaccati».

Per completare le verifiche Rfi ha chiesto di effettuare un secondo sopralluogo e al Comune di pulire le strutture e le aree circostanti dagli arbusti e dai rampicanti cresciuti negli anni per vedere le condizioni del manufatto. Intanto, a scopo precauzionale, è stata disposta un’ordinanza: per ridurre le vibrazioni dovute al passaggio dei mezzi, è stato istituito il limite di velocità a 30 km/h per il cavalcavia di viale Lombardia e sono stati installati i cartelli stradali all’inizio del ponte per informare gli automobilisti.

Il secondo sopralluogo c’è stato lunedì 28 novembre, al quale ha partecipato anche un ingegnere qualificato scelto dalla giunta comunale. A quel punto non ci sono stati più dubbi, le lesioni dei cementi armati ci sono, rappresentano una fonte di rischio e quindi bisogna intervenire in fretta. I lavori non possono essere rinviati, per evitare distaccamenti o crolli con gravi conseguenze per i treni che transitano sotto. È stata immediatamente convocata una conferenza di servizi con Rfi che si svolgerà alla fine di questa settimana e firmata una seconda ordinanza che dispone il divieto di transito assoluto per i mezzi pesanti oltre 35 quintali.

Il divieto rimarrà in vigore sino all’esito della perizia chiesta al Comune o comunque sino all’ultimazione dei lavori di messa in sicurezza della struttura. «L’amministrazione ha dato massima priorità a questa attività e sta garantendo fin da subito la completa disponibilità delle risorse economiche e strumentali necessarie - conclude Bosani -. Abbiamo voluto informare i cittadini della situazione solo dopo il secondo sopralluogo che ci ha consentito di avere un quadro completo dello stato del cavalcavia».