Cattivi odori a Pero: adesso basta

Stanziati i soldi per il monitoraggio dell’aria dopo le proteste

Lo striscione affisso alla recinzione della scuola  di via Papa Giovanni XXIII

Lo striscione affisso alla recinzione della scuola di via Papa Giovanni XXIII

Pero (Milano), 20 febbraio 2018 - Un monitoraggio olfattivo per individuare la causa dei cattivi odori che da oltre un anno si sentono in città. Il Comune di Pero ha deciso di mettere mano al Bilancio di Previsione con una variazione di 50.000 euro da destinare al capitolo ambiente. Una parte di questi soldi saranno utilizzati per avviare un monitoraggio sugli odori molesti lamentati dai cittadini di Pero ma anche in alcuni quartieri a nord di Milano, come Trenno e Gallaratese. Buone notizie dunque per i cittadini e per i comitati ambientalisti in prima linea contro gli odori e l’inquinamento ambientale sul territorio di Pero, circondato da tangenziali, autostrade e al confine con Silla 2, il termovalorizzatore di Amsa. La giunta comunale di centro-sinistra avvierà interventi in difesa dell’ambiente. «Nel corso dell’ultimo consiglio comunale sono state approvate le variazioni di bilancio e abbiamo deciso di stanziare 50.000 euro per interventi sul fronte ambientale - dichiara Daniela Bossi, vicesindaco di Pero - quello degli odori è un tema molto sentito dai cittadini e quindi prenderemo in considerazione un monitoraggio dell’aria per individuare la fonte. Nel frattempo continueremo il nostro lavoro al tavolo tecnico di confronto al quale partecipano vari Enti ciascuno con le proprie competenze».

Purtroppo l’impegno di Comune, Arpa Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Cap Holding e altri enti in questi mesi non ha portato a nessun risultato. La fonte degli odori non è ancora stata individuata. L’unica cosa accertata grazie all’installazione di «nasi elettronici» da parte di Cap Holding è che gli odori non sono imputabili al depuratore. E così periodicamente il problema si ripresenta sotto il naso dei cittadini peresi fino a rendere l’aria irrespirabile, nei giorni di maggiore intensità. A settembre dello scorso anno al tavolo tecnico di confronto erano arrivate ben settanta segnalazioni da parte dei cittadini, c’è chi raccontava di odore di gas, altri di rifiuti, altri di bruciato o fogna. In orari, giorni e quartieri differenti di Pero. Ma senza nessuna fonte certa, solo sospetti che non hanno trovato una conferma. Il problema dunque non è mai sottovalutato, ma neppure mai risolto e forse per questo che il Comune ha deciso di trovare le risorse per avviare un monitoraggio partendo proprio dalle segnalazioni avviate dai cittadini.

Odori, ma non solo. Nei giorni scorsi sulla recinzione della scuola di via Papa Giovanni XXIII è apparso uno striscione con la scritta «stanno avvelenando i nostri figli» riferendosi all’inquinamento dell’aria. Un messaggio chiaro a chi ha il compito di mettere in campo interventi per migliorare l’aria che si respira.