Pero, i cantieri mai terminati: "Il Comune fu vittima"

Caso Edilteco, il Tribunale condanna per truffa aggravata il titolare dell'impresa

Il cantiere rimasto incompleto della futura Tenenza dei carabinieri

Il cantiere rimasto incompleto della futura Tenenza dei carabinieri

Pero (Milano), 28 ottobre 2016 - Non ci fu nessuna negligenza tecnico-amministrativa o colpa politica da parte dell’amministrazione comunale nella vicenda Edilteco, l’impresa edile che stava realizzando la nuova caserma dei carabinieri in via Figino e il Piano Integrato di Cerchiate, fallita nel 2014. A dirlo, questa volta, non sono il sindaco o gli assessori, ma il Tribunale Penale di Milano che ha condannato per il reato di truffa aggravata il titolare dell’impresa per aver «indotto in errore il Comune di Pero» con «artifici e raggiri».

«Si tratta di una tappa molto importante in questa vicenda - dichiara il sindaco del Pd, Maria Rosa Belotti - questa sentenza arriva dopo una denuncia presentata dal Comune e sgombera il campo da ogni dubbio, a suo tempo sollevato, circa la corretta condotta tenuta da tutti i funzionari pubblici interessati. Inoltre, il Tribunale riconosce il diritto del Comune di Pero a essere risarcito per i danni alla immagine e alla reputazione dell’Ente e di tutti i singoli funzionarie coinvolti».

La vicenda del fallimento della Edilteco, a opere pubbliche non finite, e le false fideiussioni date dal Comune, erano stato motivo di un’aspra battaglia politica da parte delle opposizioni che erano arrivate a chiedere le dimissioni del sindaco. C’era il sospetto che nella fase di assegnazione degli appalti funzionari comunali e amministrazione comunale non avessero fatto i dovuti controlli: le due fideiussioni da 4 milioni, infatti, erano state fatte da società già cancellate dal Ministero dell’Economia al momento della firma a favore del Comune. Ma nessuno in Municipio si era accorto di quello che stava accadendo. Solo dopo il fallimento della Edilteco e lo stop al cantiere della nuova tenenza, sono emersi questi aspetti poco chiari.

«La sentenza conferma la posizione che abbiamo sempre sostenuto - continua Belotti - il Comune non ha trascurato nessuna misura necessaria per garantire che la vicenda Edilteco venisse gestita in modo corretto ed efficiente. Ora nessun addebito e nessun dubbio possono essere sollevati sui fatti e sulle persone coinvolte, neppure da parte di chi aveva dimostrato di essere interessato a un esito completamente diverso del processo. Con il Tribunale, quindi, possiamo dire che dove ci sono truffatori ci sono vittime e non altri colpevoli».