Omicidio Marilena Re: la promoter prestò i soldi, ma non per sottrarli al fisco

La donna avrebbe richiesto indietro i 90mila euro proprio perché voleva sanare la sua posizione con l'Agenzia delle Entrate

Marilena Rosa Re

Marilena Rosa Re

Garbagnate Milanese, 2 ottobre 2017 - Omicidio Marilena Rosa Re: la promoter di 58 anni di Castellanza (Varese) uccisa e decapitata, aveva fatto un prestito al suo presunto assassino Vito Clericò, 65 anni di Garbagnate Milanese e a sua moglie Alba De Rosa (indagata per sequestro di persona) e non aveva affidato alla coppia i 90mila euro per sottrarli al fisco, come sempre dichiarato dai due. Anzi, la promoter avrebbe richiesto indietro il prestito proprio perché voleva sanare la sua posizione con l'Agenzia delle Entrate.

È quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura di Busto Arsizio ( Varese). Secondo il Pm Pm Rosaria Stagnaro, quindi la promoter aveva chiesto indietro i suoi soldi per risanare poi la sua posizione con Equitalia in seguito al fallimento di un'attività professionale di famiglia. La coppia però i soldi li aveva spesi e questo sarebbe il movente che ha spinto Clericò, reo confesso, ad uccidere la donna il 30 luglio scorso.