Rho, la pista della cartomanzia nel giallo di Antonietta Migliorati

L’assassino di Antonietta potrebbe essere uno dei suoi clienti? Forse è stato proprio l’hobby della cartomanzia a metterla nei guai

I Ris di Parma in via Belvedere a Rho alla ricerca di indizi

I Ris di Parma in via Belvedere a Rho alla ricerca di indizi

Rho (Milano), 27 agosto 2017 - "Si faceva dare parecchi soldi, anche diverse centinaia di euro". Sussurra un amico del Gruppo anziani rhodensi di via Giusti. L’assassino di Antonietta potrebbe essere uno dei suoi clienti? Forse è stato proprio l’hobby della cartomanzia a mettere nei guai Antonietta Migliorati, la pensionata di 73 anni, uccisa nel suo appartamento di via Belvedere 4 a Rho lo scorso 17 agosto? La vittima leggeva il futuro, lo faceva anche a pagamento. Una passione che coltivava con competenza, ricorda qualcuno, ma sulla quale altri, invece, scherzavano e credevano poco. Certo è che di solito chi si rivolge alle cartomanti per conoscere il proprio futuro sta vivendo situazioni difficili e magari le parole di Antonietta avevano tradito le sue aspettative. O forse è stato qualcuno che non voleva corrispondere la somma in denaro chiesta da Antonietta per leggere le carte?

Il giorno dopo il funerale torna questo particolare, non completamente archiviato dagli inquirenti. Nel fascicolo dell’inchiesta mancano anche i risultati su alcune tracce biologiche rinvenute dai Ris, il Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri, nell’appartamento di via Belvedere, dove la donna è stata colpita più volte, almeno sei, al collo con un oggetto appuntito, un coltello o un punteruolo, fino a recidere la giugulare. I carabinieri della Compagnia di Rho e quelli del Nucleo Investigativo di Monza, coordinati dal Pm Antonio Pistillo, stanno ascoltando altri amici e conoscenti della vittima, oltre ai parenti. Ai militari non risulterebbero particolari dissidi famigliari ma ogni pista viene presa in considerazione. Se è vero che ci sono ancora molti dubbi da chiarire, movente e arma in primis, è altrettanto vero che l’assassino conosceva la donna e le sue abitudini. Quando la pensionata è stata trovata morta e dissanguata, supina in bagno, indossava una vestaglia, di quelle da casa, di un tessuto leggero, per combattere il caldo. I vicini hanno riferito che la donna, specialmente in questo periodo estivo aveva l’abitudine di lasciare la porta aperta per far passare un po’ d’aria, oppure potrebbe essere stata proprio Antonietta ad aprire la porta a quel conoscente incurante del suo abbigliamento. Si è ipotizzata anche la pista "passionale" ma da quanto emerso Antonietta non è mai stata vista con un presunto "corteggiatore". Nonostante il massimo riserbo da parte degli inquirenti la sensazione è che l’assassino abbia le ore contate.