Rho, Istituto Olivetti chiuso. Si cerca una scuola bis per 600 studenti

Incerta la durata dei lavori di manutenzione, per questa settimana ancora lezioni pomeridiane al Puecher ma dopo? Appello a Sala e Città Metropolitana per un incontro urgente

La dirigente Michela Vittorio

La dirigente Michela Vittorio

Rho (Milano), 24 ottobre 2016 - Ancora una settimana di lezioni pomeridiane in trasferta al Puecher per 600 studenti dell’Olivetti e una lettera di sollecito a Giuseppe Sala, sindaco di Milano e della Città Metropolitana, a incontrare in tempi brevi una delegazione di docenti, genitori e studenti. Il futuro però è incerto. Disagi e malumori all’istituto professionale Olivetti di Rho. La scuola è stata chiusa tre settimane fa da Città Metropolitana perché non è sicura. Le indagini sullo stato degli intonaci, eseguite nei giorni scorsi, non lasciano dubbi: in tutti i piani dell’istituto scolastico "sono stati rilevati fenomeni di fessurazione diffuse delle pignatte dei solai con il rischio di arrivare allo sfondellamento delle stesse", quindi alla caduta di intonaco dal soffitto.

"Non abbiamo ancora trovato una soluzione definitiva - dichiara la dirigente scolastica, Michela Vittorio - l’ipotesi di Città Metropolitana di spostare gli studenti in una scuola di via Amoretti a Milano non piace ai genitori. Tra l’altro abbiamo un numero elevato di ragazzi disabili, che hanno problemi di trasporto, una scuola a Milano vorrebbe dire costringere i genitori a prendere permessi straordinari dal lavoro per accompagnarli a scuola. Anche le lezioni pomeridiane creano disagi a molte famiglie. Ho sentito il direttore del settore istruzione ed edilizia scolastica per sollecitare l’incontro con Sala. Un’altra questione ancora aperta è la tempistica dei lavori di manutenzione straordinaria all’Olivetti, si è parlato di alcuni mesi, ma il timore è che l’intervento di messa in sicurezza potrebbe durare molto tempo".

Intanto i rappresentanti degli studenti hanno incontrato nei giorni scorsi i giovani di Gente di Rho: "Ci hanno raccontato che sono costretti a fare lezione nei laboratori dell’indirizzo di moda con spazi ristretti a causa della presenza di macchinari inutili al loro apprendimento o in aule collocate nei sotterranei dell’istituto di via Bersaglio - spiega Andrea Recalcati - ci attiveremo per sostenere le richieste dell’Olivetti e trovare una soluzione concreta e attuabile sul nostro territorio".