Omicidio Marilena Re, trovata la testa: dall'orto degli orrori spunta un coltello / VIDEO

Garbagnate, esperti al lavoro per analizzare tutta l'area di proprietà del pensionato, anche con l'ausilio di un escavatore

Rilievi nell'orto di Marilena Re (Spf)

Rilievi nell'orto di Marilena Re (Spf)

Garbagnate Milanese (Milano), 26 settembre 2017 - Esperti del laboratorio forense di antropologia di Milano al lavoro a Garbagnate Milanese per nuovi accertamenti nei terreni di proprietà di Vito Clericò, il 65enne reo confesso dell'omicidio di Marilena Rosa Re, promoter di 58 anni di Castellanza. I nuovi accertamenti sono iniziati stamane, dopo il ritrovamento delle ossa del cranio della vittima in un'area campestre di Garbagnate, resti che Clericò ha gettato presumibilmente dopo averla uccisa e decapitata. Nel corso dei rilievi è stato trovato un coltello di grosse dimensioni: potrebbe essere l'arma del delitto, utilizzata da Clericò per uccidere Marilena e poi staccarle la testa.

Insieme ai carabinieri dei comando provinciale di Varese e coordinati dal Pm Rosaria Stagnaro della Procura di Busto Arsizio (Varese) titolare del fascicolo, esperti al lavoro per analizzare tutta l'area di proprietà del pensionato, anche con l'ausilio di un escavatore.  Il cui corpo decapitato della donna venne trovato due settimane fa nell’orto di Clericò, su indicazione di quest’ultimo. Ed è stato ancora l’assassino a indirizzare gli inquirenti nel luogo “giusto”, ma questa volta involontariamente. Dopo aver detto di non ricordare in quale cassonetto avesse gettato la testa della donna, sabato mattina Clericò avrebbe confidato ai familiari il punto esatto in un colloquio intercettato dagli inquirenti. 

(ha collaborato ROBERTA RAMPINI)