Lainate, i defibrillatori inutilizzabili: "Il personale scolastico non tocca a noi"

Il sindaco: la Croce Rossa ha formato chi lavora nelle palestre

Alberto Landonio

Alberto Landonio

Lainate (Milano), 8 dicembre 2016 - La questione dei 12 defibrillatori appesi nelle palestre scolastiche senza manovratori, discussa nell’ultimo Consiglio comunale, scalda gli animi. «Per dovere di verità e per rispetto della grande collaborazione su questo tema fra Comune, Croce Rossa di Lainate e associazioni sportive – scrive il sindaco Alberto Landonio in una nota – evidenziamo che sul territorio sono installati dal 2014, per iniziativa dell’amministrazione comunale, in tutte le palestre delle scuole e in tutti i centri sportivi ben 12 defibrillatori e che dal 2013 si è avviato un percorso di formazione tenuto dal personale della Croce Rossa di Lainate all’utilizzo degli stessi, che ha portato a formare oltre 120 persone appartenenti a tutte le associazioni sportive della città. Segnaliamo altresì che proprio in questi giorni è iniziato un secondo ciclo di incontri formativi a cui parteciperanno più di 80 iscritti, che la formazione si è estesa grazie al progetto avviato più di 3 anni fa anche alle palestre private, alle scuole di danza e ad altre realtà che hanno installato o stanno per installare nelle loro sedi il defibrillatore e che anche le scuole di Lainate, che l’amministrazione ha da subito coinvolto nel progetto, parteciperanno con loro personale docente e non docente».

L'amministrazione ha il merito di aver attuato il progetto «Sport in sicurezza» che ha coinvolto le palestre delle scuole, si è occupata anche della formazione del personale delle associazioni, ma non di quello scolastico che non le compete. La morale? Nel rimpallo delle responsabilità resta irrisolta una questione: le palestre delle scuole sono provviste di defibrillatori che nelle ore scolastiche nessuno è in grado di usare. E visto da qui il principio del progetto «Solo qualche istante potrebbe essere quello decisivo per salvare una vita. Non possiamo permetterci di perderlo», pare valere solo a metà. Correva l’anno 2014: tempo di elezioni a Lainate.