Kayak, il porto delle nebbie è a Garbagnate

L'opera realizzata per Expo, inaugurata sei mesi dopo la fine dell’esposizione universale, ora rischia di restare chiuso. Nessuno ha risposto ai bandi per la gestione

L'inaugurazione del porto dei kayak, lo scorso aprile

L'inaugurazione del porto dei kayak, lo scorso aprile

Garbagnate (Milano), 25 ottobre 2016 - Il porto dei Kayak di Garbagnate, realizzato per Expo e inaugurato sei mesi dopo la fine dell’esposizione universale, ora rischia di restare chiuso. Sono andati infatti deserti, uno dopo l’altro, i due bandi di gara del Consorzio Est Ticino Villoresi per l’affidamento in gestione della casa cantoniera e dell’Kajak Point in via della Fametta a Garbagnate. Le gare prevedevano la concessione per tre anni di gestione prorogabili. Mancanza d’interesse? Un progetto non facile da mettere in campo, secondo i garbagnatesi più attenti alla questione: il percorso, infatti, per sola andata, comporterebbe anche l’organizzare del rientro al punto di partenza dei kayak, che una volta giunti fino al porticciolo di Garbagnate dovranno trovare anche la via del rientro. «Le gare sono andate deserte, ma soggetti che hanno espresso interesse non in sede di bando perché ormai scaduto alla fine non sono mancati - commenta Laura Burzilleri, direttore generale del Consorzio Villoresi -. Ora stiamo ragionando su come procedere per l’assegnazione, contiamo di poter consegnare le chiavi per metà novembre».

Porta d’ingresso del Parco delle Groane, il porticciolo dei Kayak potrebbe essere un prezioso punto di appoggio per le attività legate alla navigazione a remi sul canale Villoresi e per le attività turistiche nella tratta tra Parabiago e Garbagnate (circa 13 chilometri).«I fruitori e i turisti potranno godere degli scorci ambientali caratteristici del canale, in un alternarsi di aree agricole, aree urbanizzate e dimore storiche», spiegava Alessandro Folli, presidente del Consorzio ad aprile, in occasione del taglio del nastro del porto. Il progetto si affiancava a una serie di interventi realizzati dal Consorzio fra i quali un ostello, una rete di musei (museo della bonifica, emeroteca e museo delle Acque), la riapertura di conche e percorsi di navigazione e cicloturistici che puntano a valorizzare i canali della Lombardia.

Idea che aveva affascinato anche Marco Brunelli, patron del Gruppo Finiper presente alla cerimonia inaugurale nell’ambito dell’iniziativa «Vie d’Acqua, la natura passa in città». Il noto imprenditore, a meno di un chilometro dal porticciolo, dieci giorni prima inaugurava «Il Centro», mega mall fra i più grandi d’Europa, nell’ex Alfa Romeo. Due milioni di metri quadrati d’area ex industriale ripartita fra Arese, Lainate e Garbagnate di cui un ultimo grande tassello, compreso fra i canali Lura e Villoresi, è in attesa di riqualificazione.