A rischio 27 posti di lavoro. Rivolta alla Esjr di Pregnana

La protesta dei lavoratori impegati nella sede della Gefco si sposta a Milano

Gli operai della Esjr impiegati alla Gefco in presidio

Gli operai della Esjr impiegati alla Gefco in presidio

Pregnana Milanese (Milano), 27 giugno 2017 -Dal picchetto davanti alla sede della Gefco di Pregnana alla protesta all'agenzia regionale per il Lavoro (Arifil) in via Taramelli a Milano. Sotto gli uffici per due ore dalle 10 alle 12 con le bandiere dei sindacati di Sol Cobas, gli operai hanno chiesto il rientro al lavoro per tutti. Non si fermano le rimostranze per la procedura di licenziamento aperta per 27 di loro, dipendenti della Esjr coop che per Gefco, società del gruppo Psa specializzata nei servizi integrati di trasporto, spedizioni e logistica gestisce i magazzini.

Il gruppo dei magazzinieri aderenti al Cobas - dal 25 maggio senza un lavoro, esattamente due giorni dopo lo sciopero indetto per chiedere il riconoscimento degli scatti d’anzianità, degli straordinari in busta, della sicurezza sul posto di lavoro - martedì ha bloccato l’ingresso e l’uscita dei tir dai cancelli di via Vanzago a Pregnana. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. Non sono mancati i momenti di tensione prima che i camion potessero riprendere a viaggiare. L’azienda a maggio avrebbe avviato lo svuotamento dei magazzini e per 27 di loro (su 41 operai) è partita la procedura di licenziamento. La trattativa per la riconciliazione viaggia su un binario morto: ieri l’incontro fra le parti convocato in Regione è stato rinviato al 6 luglio.

«Denunciamo il licenziamento di 27 operai per motivi sindacali, lasciati a casa in blocco due giorni dopo uno sciopero e dopo un anno e mezzo di richieste per il rispetto dei diritti dei lavoratori caduti sempre nel vuoto. Mentre l’azienda dichiara la mancanza di lavoro assume 15 nuovi operai per sostituire quelli lasciati a casa», spiega Ilir Koxa, delegato sindacale. Da circa due anni le maestranze sono in contrasto con la cooperativa che ha in appalto il magazzino. Tutti caduti nel vuoto i tentativi di dialogo, gli stati d’agitazione indetti, tante le promesse mancate e i tavoli di trattativa saltati, per questoil 22 maggio, come a novembre, nei magazzini di Pregnana avevano incrociato le braccia. «Risponderemo alla guerra padronale con la determinazione necessaria e metteremo la vertenza Gefco al posto che merita nelle priorità di lotta del Sol Cobas» annunciano i sindacali contro le «multinazionali dello sfruttamento».