Provvisionato: dal primo maggio farò lo sciopero della fame

Il bodyguard di Cornaredo detenuto in Mauritania. Solidarietà dal presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo

Il presidente Raffaele Cattaneo con i genitori di Provvisionato

Il presidente Raffaele Cattaneo con i genitori di Provvisionato

Cornaredo (Milano), 13 aprile 2017 - «Esprimo solidarietà umana da parte delle istituzioni nei confronti di una famiglia che sta attraversando un'enorme sofferenza. Alla luce dei fatti che ci sono stati oggi descritti dai familiari e dalla stessa voce di Cristian, la preoccupazione del Consiglio regionale, e anche mia personale, sarà quella di assumere una iniziativa nei confronti del ministero degli Esteri per fare chiarezza sullo stato delle cose e sul confronto in corso con il Governo mauritano, sollecitando la Farnesina a mettere in campo ogni azione possibile per riportare al più presto Cristian a casa».

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo prendendo parte questo pomeriggio all'audizione che la commissione speciale sulla situazione carceraria ha tenuto con i genitori di Cristian Provvisionato, il bodyguard di Cornaredo (Milano) detenuto da 19 mesi in  Mauritania per una presunta truffa ai danni del Governo.

Oltre ai genitori di Cristian, Carmine Provvisionato e Doina Coman, all'incontro erano presenti anche l'avvocato della famiglia Fabio Schembri e la fidanzata Alessandra Gullo. Durante l'audizione, richiesta dalla consigliera Paola Macchi (M5S), è intervenuto telefonicamente dal carcere in cui è rinchiuso lo stesso Provvisionato, che si è sempre detto estraneo alla vicenda e che ha dato rassicurazioni circa il suo stato di salute nonostante in questi mesi abbia perso quasi 30 chilogrammi: «In assenza di sviluppi concreti, però - ha sottolineato - dal primo maggio inizierò lo sciopero della fame, la situazione anche dal punto di vista psicologico per me sta diventando insostenibile».