Cornaredo, all'ospedale psichiatrico il picchiatore razzista

Il 26enne malmenò un netturbino bengalese: "Sul lato destro camminano solo gli italiani"

Intervenne la polizia

Intervenne la polizia

Cornaredo (Milano), 28 dicembre 2016 - Fu un'aggressione di stampo razzista. "Sul lato destro della strada devono camminare gli italiani fascisti". Così avrebbe detto, lo scorso maggio, un 26enne di Cornaredo a un cittadino del Bangladesh, prima di malmenarlo per non aver rispettato quella assurda pretesa. Il pestaggio gli era costato era stato una denuncia da parte del Commissariato di Rho Pero per lesioni procurate a scopi razziali e per diffusione di idee fondate sulla superiorità e sull'odio razziale ed etnico. La scorribanda avvenne in via Pisacane a Pero, dove l'operatore dell'Amsa, un 43enne di origine benglese, venne picchiato a sangue perché colpevole di camminare a destra. E davanti agli agenti l'aggressore non nascose il motivo di quel gesto: "Gli stranieri devono camminare a testa bassa sul lato sinistro della strada, agli italiani spetta la destra". 

Ora, per l'aggressore, si sono aperte le porte dell'ospedale psichiatrico. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, su richiesta della Procura, aveva emesso un'ordinanza di applicazione della misura di sicurezza personale col trasferimento del 26enne, a tempo indeterminato, nella struttura sanitaria giudiziaria di Castiglione Delle Stiviere. Una decisione applicata dagli agenti del Commissariato di Rho-Pero che, la scorsa mattina, dopo aver prelevato il giovane dalla sua abitazione a Cornaredo, lo hanno accompagnato all'ospedale giudiziario in provincia di Mantova.