Il cuore di Cesate per il piccolo Comune terremotato

Raccolta fondi in tempi record per acquistare 3 casette di legno, destinazione Acquacanina, minuscolo paese marchigiano. E in cinque sono partiti per montarle

I cinque volontari alla partenza

I cinque volontari alla partenza

Cesate (Milano), 8 novembre 2016 - Cinque volontari a rappresentare Cesate sono partiti martedì mattina all'alba in missione alla volta di Acquacanina, piccolo borgo del '600 con 126 anime nella provincia di Macerata, nelle Marche. È il Comune meno popolato della Regione. Le ultime scosse di terremoto hanno buttato giù ogni cosa e il sindaco del luogo Giancarlo Ricottini a poche ore dal disastro ha fatto evacuare tutti. Gli allevatori del paese per non abbandonare il bestiame da allora dormono in macchina.

Una telefonata fra il primo cittadino del paese e la sindaca di Cesate Giancarla Marchesi ha acceso una speranza. Dopo pochi minuti a Cesate si è attivata una catena di solidarietà che ha coinvolto cittadini e le associazioni Amici Della Piazza Cesate ed Eroi nel Quotidiano (sotto, nella foto, i banchetti). "Insieme tutto è possibile", commentava la sindaca sui social per invitare alle donazioni. Il sogno dei due sindaci si è realizzato in meno di una giornata: in poche ore sono stati raccolti 5mila e 300 euro. Subito spesi - insieme ad altri 1.650 euro già raccolti in precedenza sempre pro terremotati - per l'acquisto di 3 casette di legno.

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I prefabbricati serviranno a far dormire al caldo gli allevatori e gli agricoltori del borgo in attesa di tempi migliori. Martedì mattina con il carico di casette a seguito sono partiti l'assessore Antonio Sollennità, insieme a 4 cittadini Maurizio Poggi, Roberto Gagliano, Salvatore Manfredi e Fabrizio Canzi. I 5 nel pomeriggio hanno montato i primi moduli e questa notte, nonno Francesco, il più anziano degli allevatori dormirà sotto un tetto (sotto, tutti insieme, nella foto).

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