Senago (Milano), 14 gennaio 2017 - Anche l’ultimo cartello con la scritta "Senagh" è scomparso dalla toponomastica cittadina. Gli altri erano finiti in magazzino circa quattro anni fa, poco dopo l’insediamento della Giunta di centrosinistra che era subentrata a quella di centrodestra. La decisione di far scomparire dal centro anche l’ultimo cartello in dialetto, ha scatenato le protesta della Lega Nord, che ne era stata l’ideatrice, e un’accesa discussione sui social che parlano di "Senago-deleghizzata".
"È triste vedere come il dialetto non venga associato da alcuni alla cultura locale, ma solo ed esclusivamente ad un movimento politico - dice un comunicato della Lega Nord di Senago - È sacrosanto e chiarissimo che la lingua milanese e le tradizioni locale sono nate e sono evolute ben prima del nostro Movimento, che le difende in tutto il Paese". La Lega quando era al governo della città, dal 2009 in poi aveva promosso numerose iniziative a sostegno delle tradizioni locali, mettendo anche dei cartelli in dialetto milanese, a fianco di quelli della toponomastica stradale ponendo in evidenza anche lo stemma cittadino.
Quando nel 2012 è stata eletta la nuova Giunta di centrosinistra guidata da Lucio Fois (Pd) i cartelli erano stati via via rimossi. L’ultimo è scomparso poco tempo fa. "Non è un caso - prosegue il comunicato del Carroccio senaghese - che sia stato tolto a pochi mesi dal voto (previsto per la prossima primavera). Come Lega Nord saremo chiaramente presenti anche alla prossima tornata elettorale e il nostro programma, in ambito culturale sarà ancora incentrato sul recupero delle tradizioni locali. Le lingue lombarde sono salvaguardate da una legge regionale che ne promuove la diffusione e la tutela. È bene aprirsi al mondo, ma sapendo sempre da dove si proviene! Solo così si può avere la consapevolezza di se stessi ed essere consapevolmente cittadini del mondo".