Sgarbi ospite di Lealtà e Azione: a Bollate scoppia la polemica

Il critico d’arte è atteso giovedì prossimo alla “skinhouse”

Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi

Bollate (Milano), 16 settembre 2017 - Nella sede dei neofascisti di Lealtà e Azione è atteso Vittorio Sgarbi. Salvo sorprese dell’ultima ora, il critico d’arte interverrà alla conferenza dal titolo: «La bellezza salverà il Mondo, contro la dittatura dell’orrore». Una partenza con il “botto” per la stagione di incontri alla “skinhouse” bollatese di via Alfieri, dove si radunano tutti i vecchi nomi dell’estrema destra milanese, e subito scoppia il caso.

«Invitiamo tutta la cittadinanza di Bollate giovedì 21 settembre alle ore 21 presso la nostra sede di via Alfieri 4 per un evento pubblico e assolutamente gratuito con il professore Vittorio Sgarbi - dice Stefano Del Miglio, il leader di Lealtà Azione -. Siamo certi possa essere un momento di formazione e approfondimento per tutti i cittadini perché in un mondo sottoposto alla dittatura dell’orrore sarà la Bellezza a renderci nuovamente liberi». A introdurre Sgarbi giovedì ci penserà Riccardo Colato, altro nome di spicco dell’associazione di estrema destra. Ed ecco le reazioni. «Abbiamo fatto una battaglia con la prefettura nell’era dell’ex sindaco Stelluti per chiudere la skihouse - commenta il primo cittadino di Bollate Francesco Vassallo (Pd) -. Sono un circolo culturale che ha le autorizzazioni e quando fanno gli eventi sono anche molto partecipati. Riescono a controllare i partecipanti senza che creino disagi. Anche i residenti della zona non hanno mai segnalato particolari problemi di convivenza. Dispiace che una persona intelligente e che stimo come Sgarbi presti il suo volto per un’iniziativa che sa di revanscismo fascista».

«Sarò a Bollate per una conferenza - dice Sgarbi - un evento culturale nella sede di una associazione di destra: nessuna vicinanza politica». «Nei giorni dell’approvazione del ddl Fiano contro la propaganda fascista, stupisce che un uomo di cultura come Sgarbi possa andare a parlare di bellezza in un luogo così brutto dal punto di vista valoriale che si richiama dichiaratamente al fascismo e ai suoi simboli», così la deputata bollatese Eleonora Cimbro che insieme all’onorevole Emanuele Fiano (Pd) nel 2013 aveva presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere ad Alfano la chiusura della skinhouse di Bollate.