Restyling dell'ex Ceruti a Bollate, l'opposizione: "Cosa manca? La cerniera"

La richiesta della minoranza: "Serve uno scavalco ferroviario per ricucire la città"

Il progetto di rinascita dell'area

Il progetto di rinascita dell'area

Bollate (Milano), 6 gennaio 2018 - Il 2018 sarà l’anno che darà il via libera alla riqualificazione dell’ex Ceruti. Dopo i piani di trasformazione dell’ex Bellini di via XI Febbraio e Timavo&Tivene di via Repubblica, l’ex Ceruti di via Madonna in Campagna è l’ultima grande area industriale da riqualificare nel cuore di Bollate. "Ex Ceruti i giochi sono fatti? Noi pensiamo di no!", vanno all’attacco il Movimento 5 Stelle, la lista civica Siamo Bollate, Legambiente e gli Amici di Madonna in Campagna che sulla questione hanno diffuso un comunicato congiunto. "Riteniamo che su quest’area, che riveste un’importanza strategica nello sviluppo della nostra città, sia fondamentale avere una visione generale che comprenda anche le aree limitrofe. Non si può parlare di riqualificazione urbana se non viene considerata da subito la possibilità di realizzare uno scavalco ferroviario per ricucire fisicamente e funzionalmente tutta la città". Gli oppositori sollevano critiche e fanno proposte in vista dell’avvio della parte esecutiva del piano di riconversione residenziale dell’area: 56mila metri quadri posti in una fetta centralissima di Bollate, a ridosso della scuola primaria Montessori e delle case. Chiedono una nuova viabilità, la connessione fra l’esistente piazza di Madonna in Campagna con la futura piazza che verrà realizzata.

"Senza questa cerniera il quartiere rimarrà diviso in due, per di più attraversato da una strada di grande traffico". Anche la proposta di realizzare due plessi scolastici divisi e separati non li trova d’accordo: "È un errore sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo didattico-culturale". Infine: "È doveroso e lungimirante includere nel progetto di risanamento anche il lotto adiacente, dove ora sono presenti numerosi artigiani, che si troverebbero a operare nelle immediate vicinanze di un’area residenziale con le conseguenti criticità del caso. L’inclusione del lotto, nel progetto di risanamento, consentirebbe inoltre di mantenere aperte le possibilità future per lo scavalco della ferrovia, senza dover necessariamente decidere ora la realizzazione di tale opera".

Progetto ed eventuali modifiche dovranno passare in Consiglio comunale per l’approvazione del Piano e per l’avvio dell’iter. "I cittadini e chiunque avesse intenzione di proporre idee e miglioramenti hanno a disposizione alcune settimane per dialogare", sottolineava il sindaco Francesco Vassallo a novembre in occasione della presentazione pubblica del progetto, invitando "alla partecipazione".