Urban Centre di Bollate, è il momento della verità

Il bando per la gestione scade alle 12. Ma per ora sul tavolo non ci sono offerte

L’Urban Centre rischia di restare deserto

L’Urban Centre rischia di restare deserto

Bollate (Milano), 28 novembre 2016 - Tempo scaduto per presentare i progetti per la concessione dell’Urban Centre di Bollate. Oggi è l’ultimo giorno utile, alle 12 chiuderà il bando. Al momento non ci sono proposte: compagnie teatrali, associazioni, imprese, nessuno sembra essere interessato all’investimento. La gestione dell’auditorium delle contestazioni costerebbe troppo per le casse comunali, per questo il municipio tenta la carta dell’affidamento. Costruito sulle ceneri della fontana di piazza della Resistenza dalla giunta Lorusso, nonostante il dissenso di buona parte dei cittadini, la contrarietà delle associazioni e delle forze politiche, l’Urban Centre è l’altra faccia del Contratto di Quartiere di via Turati. Finanziato con gli oneri derivati dalla realizzazione del supermercato Tigros, che invece è stato appena inaugurato dall’altra parte della piazza. Un’opera che avrebbe dovuto rispondere alla necessità di riqualificazione anche sociale del quartiere rischia ora di rivelarsi inutile. C’è tempo fino alle 12 di oggi per avanzare proposte. Il bando di interesse si rivolge in particolare a "soggetti che operino nel campo della produzione o della gestione di attività spettacolari o di strutture teatrali": l’opera, infatti, per come è stata progettata è destinata ad accogliere attività culturali prevalentemente teatrali.

L’auditorium sarà consegnato allo stato di fatto al gestore che per completarlo dovrà affrontare costi di non poco conto. Per gli allestimenti e gli arredi l’investimento stimato è di oltre 300mila euro, mancano infatti gli impianti scenici, audio e video, così anche per gli arredi di camerini, uffici e bar. A tutto questo andranno aggiunti altri 17mila euro di costi annui di manutenzioni ordinarie, consumi di luce e gas, mentre per acqua ed energia elettrica bisognerà fare i conti secondo i consumi. "Non c’è al momento un piano B", dichiara il sindaco Francesco Vassallo. Se il bando andrà deserto l’Urban Centre potrebbe dunque non avere nessun futuro e restare chiuso. Il paradosso? L’edificio si affaccia sui casermoni Aler di via Turati 40, il cuore del contratto di Quartiere di via Turati finanziato con fondi milionari messi sul piatto da Regione Lombardia. Il piano d’interventi atteso da 20 anni è ancora una volta al palo. Dopo tante false partenze "la riqualificazione è di nuovo ferma: non si vedono più operai al lavoro", protestano gli inquilini. L’acqua piovana filtra dal soffitto degli appartamenti dell’ultimo piano, l’amianto cola dalle tubature elettriche, le scale esterne si sgretolano. Sono più di 200 le famiglie che lottano sole contro il degrado.