Incendio al campo rom: casette distrutte

L’incendio nella struttura è scoppiato all’alba. Nessun ferito, evacuate due famiglie con bambini

Vigili del fuoco al lavoro

Vigili del fuoco al lavoro

Baranzate (Milano), 27 agosto 2016 - Due baracche distrutte da un incendio, ieri al campo nomadi di via Monte Bisbino fra Milano e Baranzate. Una decina di persone, anche dei bambini, sono state evacuate. A causare il rogo è stato un cortocircuito in una delle casette di legno all’interno del campo. È successo all’alba, poco dopo le 6 di ieri mattina. Le fiamme si sono rapidamente estese a una seconda baracca distruggendo in buona parte anche quella. Gli occupanti delle casette, due famiglie, sono riusciti a scappare dalle fiamme e non ci sono stati feriti ma per spegnere l’incendio è stato necessario l’intervento di quattro squadre dei vigili del fuoco: due autobotti e due autopompe. Molti degli occupanti del campo si sono riversati nella strada sterrata, dove nel frattempo sono arrivati i vigili del fuoco da via Messina, la polizia locale e i carabinieri da Milano.

La colonna di fumo è stata vista ad alcune centinaia di metri, anche fino a Rho e Bollate e lungo l’autostrada A8. Ci sono volute circa tre ore per spegnere completamente le fiamme. Non è la prima volta che nel campo si verificano roghi. L’ultimo episodio l’anno scorso, a luglio. E ancora una volta le fiamme hanno sollevato le proteste dei baranzatesi che faticano a sopportare una convivenza difficile con i nomadi. I più arrabbiati non si sono risparmiati sui social e, sotto la notizia dello scampato allarme pubblicata dal sindaco Luca Elia, hanno lasciato post dai toni razzisti.

"Questa mattina incendio al campo nomadi di un paio di abitazioni. Nessuna conseguenza per le persone" scrive il sindaco. "Avrei preferito il contrario... è gente che non serve a nulla" gli rispondono sotto. "Falli bruciare". E ancora: "Perché sono intervenuti i vigili del fuoco? Pagano tasse Ici, Imu, Tasi, Tari e chi più ne ha più ne metta, bolli auto, assicurazioni, ecc. Questi non hanno diritto a nulla e sono sul territorio di Milano. Luca Elia tira su quel benedetto muro lato Baranzate e che Milano gli dia la sua uscita magari sull’autostrada, non si sa mai che passi qualche camion".

E in via Monte Bisbino ieri mattina è arrivato anche il sindaco. "Ho subito incontrato il responsabile sicurezza della Dipharma, l’azienda vicina al campo che non è stata interessata dall’incendio" dice. Poi entra nel merito della questione del campo rom dove vivono soprattutto persone di origine slava: "Non abbiamo dati ufficiali sul numero di rom rimasti nel campo dopo lo sgombero, prima di Expo, abbiamo chiesto recentemente un censimento. Per la sicurezza di tutti, comprese le persone che occupano il campo, dopo l’ultima rissa in via Gorizia abbiamo chiesto al Comune di Milano di porre maggiore controlli. Per quello che ci riguarda come Comune non abbiamo forze a sufficienza per effettuare anche questo tipo di operazioni. Devo ammettere che siamo stati ascoltati e la presenza di forze dell’ordine è decisamente aumentata". Il sindaco non lascia spazio alla polemica su Facebook. "Prendo le distanze dai vostri commenti. Sono per il rispetto delle regole, ma contro ogni forma di discriminazione", scrive in un post e abbandona la discussione.