Arese, stangata per Fornaro

Truffa del gas: l’ex sindaco condannato dalla Corte dei conti per i danni ai Comuni

Gianluigi Fornaro

Gianluigi Fornaro

Arese (Milano), 1 dicembre - Gianluigi Fornaro dovrà risarcire per 558mila euro i Comuni di Arese e Pogliano. È la condanna della Corte dei conti verso l’ex sindaco di Arese. Il risarcimento si aggiunge ai due anni di reclusione (già scontati) dall’ex sindaco di Arese per una tangente di quasi un milione ottenuta gonfiando i prezzi del gas fornito ai cittadini di Arese, Lainate, Nerviano e Pogliano da parte della ex municipalizzata. Le accuse erano di corruzione, turbativa d’asta, truffa aggravata ed emissione di fatture false. Il giudice aveva negato la sospensione condizionale della pena perché Fornaro avrebbe potuto ricandidarsi, essere rieletto e commettere altri reati. Il gup aveva anche disposto la confisca di 372mila euro e il divieto di espatrio. La bufera giudiziaria era scoppiata nel 2011 nell’ambito dell’inchiesta «Sottoveste» - coordinata dai magistrati milanesi Stefano Civardi e Adriano Scudieri - che aveva coinvolto, oltre al primo cittadino di Arese, consiglieri comunali di Lainate e i manager delle partecipate pubbliche.

Fornaro aveva scelto il patteggiamento e nel febbraio 2012 è stato condannato a due anni di carcere che, da scontare in lavori socialmente utili, diventeranno 1 anno e 8 mesi. 

A quattro anni dal processo arriva ora il conto della Procura erariale che all’ex sindaco contesta "un danno patrimoniale inferto alla finanza pubblica comunque non inferiore all’ammontare delle tangenti percepite/erogate… nel caso di specie si è in presenza di un complesso «sistema» delittuoso che ha visto il Fornaro destinatario finale di utilità illecite per almeno 300mila euro. Il danno diretto cagionato ai comuni di Arese e Pogliano, che acquistavano il gas da Sgm a un prezzo superiore per l’anno termico 2010-2011, è allora almeno pari alla predetta somma", si legge nella sentenza della Corte. Il danno patrimoniale diretto patito dai Comuni di Arese e Pogliano, in conseguenza «dell’articolato sodalizio criminoso, consistente sostanzialmente nell’artificioso e fraudolento aumento del prezzo di fornitura del gas per l’anno termico 2010-2011 a danno diretto di tutti i cittadini-utenti», scrivono ancora i giudici.

Quantificato «il prezzo della corruttela … può essere ricostruito in euro 186.000,00 coincidente con la somma effettivamente pagata dalla società Unogas srl alla società Sige srl...». Il Collegio ha stabilito un risarcimento di 130.200 euro (pari al 70% dei 186.000 euro) per il Comune di Arese e di 55.800 euro (pari al 30%) per il Comune di Pogliano. Condotte illecite quelle dell’ex sindaco che "hanno certamente leso l’immagine del Comune di Arese in considerazione dell’indubbia ed intrinseca gravità dei fatti contestati", elemento di cui tiene conto il Collegio che stabilisce la misura del danno all’immagine cagionato alla città in complessivi 372.000 euro, pari al doppio della corruttela. Nessun risarcimento invece per il Comune di Lainate che pure si era costituito parte civile nel processo.