Arese, lavoratori ex Innova: nuovo fascicolo in Procura e l’appoggio del M5S

Fatti, gravi e documentati. Un lungo elenco di nomi e cognomi. Sospetti e interrogativi

Licenziati e senza lavoro nonostante una sentenza di Tribunale

Licenziati e senza lavoro nonostante una sentenza di Tribunale

Arese (Milano), 25 marzo 2017 - Fatti, gravi e documentati. Un lungo elenco di nomi e cognomi. Sospetti e interrogativi. La Procura della Repubblica del Tribunale di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda degli ex operai Innova Service di Arese, tutte ex tute blu dell’Alfa Romeo. Lo hanno annunciato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, il consigliere regionale M5S, Silvana Carcano, il senatore Bruno Marton e il deputato Alessandro Di Battista. «La storia dell’ex Alfa è la storia di un’Italia al contrario - commenta la Carcano - in cui le istituzioni democratiche hanno servito gli interessi privati al posto del bene pubblico, senza trasparenza e con opacità che sono l’anticamera della corruzione e delle infiltrazioni della ’ndrangheta».

La vicenda dei 70 ex operai Innova Service è nota: licenziati ingiustamente il 6 febbraio 2011, ancora oggi in mezzo alla strada nonostante una sentenza di reintegro della Corte d’Appello di Milano di tre anni fa, vittime di un “appalto segreto” tra Abp (società immobiliare proprietaria dell’area) e Innova Service, che prevedeva che più operai dello Slai Cobas venivano licenziati e più soldi l’Abp dava ad Innova Service. «L’appalto con cui i lavoratori sono stati assunti è un falso, perché il vero datore di lavoro è Abp - dichiara il senatore Marton - Abp si assuma le sue responsabilità, restituisca i diritti ai lavoratori».

È stato Renato Parimbelli, operaio e delegato sindacale dello Slai-Cobas, a denunciare quanto accaduto nell’ultimo decennio nell’area ex Alfa, con la complicità e il silenzio di «forze politiche, istituzioni, sindacati confederali - spiega -. La nostra unica colpa è stata di aver sempre denunciato tutto e per questo davamo fastidio». A dare man forte l’onorevole Di Battista: «È difficile capire se da parte delle istituzioni ci sia stata solo negligenza o anche connivenza. Di sicuro è l’ennesimo caso di privazione di diritti ai lavoratori. Sapete perché i consensi del Movimento 5 Stelli crescono? Perché noi continuiamo a denunciare quello che non va, siamo a fianco delle persone che sono state martoriate dal sistema di questo Paese».