Arese, i gioielli dell’Alfa Romeo non si toccano

Respinto il ricorso di Fca contro i vincoli imposti sul sito dal ministero dei Beni Culturali. Tutti i bolidi restano nel museo “La Macchina del Tempo”

Un patrimonio da ammirare

Un patrimonio da ammirare

Arese (Milano), 23 marzo 2017 - La vicenda del Museo Storico dell’Alfa Romeo di Arese ha un lieto fine. Certamente per gli appassionati del "Biscione". La combattuta riapertura del sito museale torna ora d’attualità per il capitolo finale. Si tratta di una storia controversa che vede Fca in disaccordo con il Comune di Arese e la Soprintendenza ai Beni Culturali. Per liberarsi dagli stretti vincoli posti sull’edificio e sulla collezione di vetture, la casa automobilistica aveva mosso battaglia. In attesa delle decisioni dei giudici, comunque, il progetto di rilancio del museo era andato avanti e si era realizzato in tempo per Expo. Il sito museale ha riaperto, infatti, il 24 giugno 2015, in occasione dell’anteprima mondiale della Giulia. Per l’occasione era arrivato ad Arese l’amministratore delegato Sergio Marchionne.

Il museo è stato ribattezzato "La Macchina del Tempo": nel suo primo anno di attività ha accolto oltre centomila visitatori provenienti da tutto il mondo. Ad Arese, per ammirare i gioielli dell’Alfa, sono giunti pullman carichi di stranieri ogni giorno. Nel 2011 il museo era stato chiuso per volere dello stesso Marchionne, dopo che il Comune di Arese si era attivato per scongiurare l’ipotesi di uno smantellamento del sito, coinvolgendo la Soprintendenza. Il contenzioso è durato anni. Solo in questi giorni è stata depositata la sentenza: respinte tutte le richieste avanzate da Fca per poter disporre del museo e delle auto senza restrizioni. Sui social è grande la soddisfazione degli appassionati: "Dopo 6 anni una bellissima notizia: il Tar respinge definitivamente il ricorso contro il vincolo del Ministero dei Beni Culturali. Un grazie al Ministero che ci ha sempre creduto e non ha mai mollato. Ora il museo è davvero protetto e intoccabile", commenta in un post Andrea Vecchi, presidente di Alfa Club Milano. Vittoria su tutti i fronti? Le Alfa dovranno rientrare tutte ad Arese.

I beni vincolati, oltre a un totale di 253 vetture, comprendono i motori, il centro direzionale, persino l’arredo storico e la scritta Alfa Romeo lunga 64 metri e alta 9 appesa sui silos che all’epoca contenevano 7.500 vetture nuove. Dei 120 pezzi che prima della serrata del 2011 si potevano ammirare ad Arese, attualmente se ne trovano esposti circa 70. Cosa farà ora Fca? Ricorrerà al Consiglio di Stato? Riprenderanno i lavori di ampliamento del museo per contenere tutta la collezione ad Arese? Per il momento dalla casa automobilistica solo un freddo "No comment".