Antonietta, nel giorno dell’addio a Rho spunta l’ipotesi di più assassini

Il killer che ha sgozzato la pensionata forse non era da solo

I funerali di Antonietta Migliorati, uccisa a Rho

I funerali di Antonietta Migliorati, uccisa a Rho

Rho (MIlano), 26 agosto 2017 - L’assassino di Antonietta Migliorati potrebbe non aver agito da solo. E’ questa la novità che emerge nel giorno dei funerali della pensionata 73enne di Rho uccisa a coltellate giovedì 17 agosto, fra le 15 e le 17. L’ha trovata la sera, la figlia Stefania, Antonietta era riversa in una pozza di sangue nel bagno della sua casa di via Belvedere 4 a Rho. Almeno mezza dozzina di coltellate, quasi tutti di punta e quello letale, che ha reciso la giugulare causandone il dissanguamento, sferrato di taglio. Proprio il tipo colpi inferti potrebbe far pensare a una violenza compiuta da più mani. Ma siamo nel campo delle ipotesi. 

Restano per ora i pochi punti fermi: nulla è sparito dall’appartamento, Antonietta è stata uccisa in bagno, non è stata trovata l’arma del delitto. E mentre proseguono le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza guidati dal maggiore Ruggero Rugge, nella chiesa parrocchiale di San Vittore a Rho, ieri mattina l’ultimo saluto ad Antonietta. In prima fila a lato dell’altare, i figli, i parenti più stretti, alcuni degli amici del Centro anziani rhodense, i pochi già rientrati dalle vacanze del Gruppo di cammino che la donna frequentava, le amiche più strette con cui Antonietta amava trovarsi per scambiare qualche chiacchiera. Presente alla cerimonia anche il sindaco Pietro Romano. Basilica piena poco più della metà e un’omelia essenziale quella pronunciata da don Luigi per la funzione concelebrata con il prevosto di san Pietro, di fatto la parrocchia di Antonietta che, invece, per sentire messa amava recarsi a piedi fino in centro città.

"L’uomo non è padrone della vita che è di Dio. La violenza è propria di un mondo senza Dio - ha detto il don. - Fuggite il male, fate il bene: costi quel che costi - ha aggiunto il prete -. E’ questo il momento di piangere e pregare". Sul sagrato i commoventi abbracci delle persone più vicine alla famiglia che si sono strette intorno ai figli di Antonietta. Le lacrime silenziose della figlia Stefania, la carezza accennata sulla bara del figlio Marco e quella rosa bianca tolta dal cofano e portata vicino al petto. Entrambi chiusi nel dolore per una morte incomprensibile, che ancora attende risposte. Fra la rosa dei parenti della donna emerge anche l’esistenza di un fratello, probabilmente un fratellastro con un cognome diverso da Antonietta e che non risiede a Rho. Conclusa la cerimonia funebre la salma è stata trasferita al Tempio per la cremazione, dove resterà in attesa del nullaosta del magistrato.