Rho, 14 giugno 2014 - L'aveva minacciato di morte. L’aveva aggredito. Spesso si presentava alla sua abitazione con la pretesa di entrare e se lui, fidanzato ormai ex, non apriva la porta, era lei a sfondarla. Altrettanto spesso gli aveva completamente distrutto arredi e suppelletili. In almeno due occasioni erano stati i suoi amici ad andare dall’ex a minacciarlo di morte. Venerdì mattina ha davvero esagerato e ora si trova nel carcere San Vittore.

In manette è finita L.M. 46enne bosniaca con precedenti per reati contro il patrimonio e di droga, accusata di atti persecutori continuati e aggravati dalle minacce di morte. Tutt’altro che rassegnata per la fine della storia d’amore con un italiano 48enne, la donna da mesi lo perseguitava. Intorno alle 4.45 di venerdì mattina si è presentata in via Zara al civico dove vive l’uomo, ha spaccato la tapparella di una finestra riuscendo a entrare in casa. Una volta all’interno ha aggredito l’ex, minacciandolo per l’ennesima volta e rompendo ogni cosa trovasse alla sua portata.

Alcuni vicini di casa svegliati dalle urla hanno chiamato il 113. Arrivata una volante del Commissariato di Rho-Pero, gli agenti hanno trovato la donna sul pianerottolo che gridava come una forsennata tirando pugni alla porta perché nel frattempo l’uomo era riuscito a sbatterla fuori di casa. Quando ha visto i poliziotti ha tirato loro addosso alcuni vasi e urlando il nome dell’ex compagno diceva che l’avrebbe fatto uccidere dai suoi amici bosniaci.

Qualche giorno prima il 48enne era stato avvicinato da due uomini bosniaci che avevano minacciato di farlo fuori se non avesse ripreso in casa la sua ex. Lo stesso era accaduto a marzo. Gli agenti sono riusciti a bloccare e calmare la donna. L’hanno accompagnata negli uffici del commissariato e d’intesa con il pm di turno, Roberta Colangelo, considerati i precedenti episodi e le querele contro la donna, questa volta sono scattate le manette e si sono aperte le porte del carcere.

Tra gli episodi più gravi finiti nel fascicolo a suo carico, quello del 26 marzo, quando la donna era riuscita a entrare in casa dell’ex fidanzato rompendo la finestra del bagno per poi minacciare di appicare il fuoco.