Settimo Milanese, 22 aprile 2014 - Ennesima. Preoccupante. La scritta nera, a caratteri cubitali, recita: «Free white Europa». Accanto un simbolo simile a una svastica nazista e una sigla Nsab-Mln, acronimo che ricorda NationalSozialistiche Arbeiter Bewegung – Movimento nazionalsocialista dei lavoratori.

È stata realizzata nel weekend in via Aldo Moro, all’inizio di una stradina che porta all’oratorio. Succede a soli quindici giorni di distanza dalla scritta comparsa in piazza del mercato, all’angolo con la via Achille Grandi: «Il cristianesimo è un’invenzione di cervelli malati». Un’offesa che è stata subito immortalata e postata sul gruppo Facebook «Settimomilanese.Info».

Questa volta i cittadini, in poche ore, oltre ai commenti di condanna hanno postato messaggi per chiedere che vengano individuati i colpevoli; altri sollecitano le autorità competenti a non lasciare impuniti gli autori.

«Vandali di sicuro, ma dietro c’è molto di più, in giro per il Comune si vedono volantini veramente schifosi», commenta un altro cittadino. Qualcuno ha informato anche il Comune e l’ufficio Tecnico questa mattina provvederà a cancellare la scritta.

Ma intanto Settimo Milanese si interroga. Infatti non è la prima volta che compaiono frasi razziste di questo tenore. Nel gennaio del 2013, proprio nei giorni dedicati alla memoria dell’Olocausto, i soliti ignoti scrissero «L’Europa è bianca, Giudei tornate nel deserto» sul muro di cinta della scuola primaria di Vighignolo. La scritta fu immediatamente cancellata e qualche mese dopo, proprio sullo stesso muro, gli alunni della scuola realizzarono un murales contro il razzismo, in collaborazione con l’associazione «Nuovi colori». In quell’occasione furono avviate le indagini da parte dei carabinieri per rintracciare il responsabile e accertare eventuali collegamenti con altri episodi di intolleranza razziale, come lo striscione inneggiante al gerarca nazista Joseph Goebbels, affisso lo scorso 25 aprile a Vighignolo, sul ponte della tangenziale.

Anche a Settimo, come a Pregnana Milanese e Rho, infine, a settembre furono affissi sui alcuni muri volantini dai contenuti xenofobi, sembre con la stessa firma. «Fantasmi del passato che ritornano», li avevano definiti gli amministratori. Ma dopo l’ennesima scritta i cittadini ora chiedono una risposta diversa.
roberta.rampini@ilgiorno.net