Arese, 5 marzo 2014 - Il Comune di Arese si è costituito parte civile nel processo penale contro l’ex ad di Fiat, Paolo Cantarella e altri sei indagati, tutti ex manager di Fiat, per 21 decessi legati all’esposizione all’amianto negli anni Ottanta e Novanta. Cantarella risponde di omicidio colposo in relazione alle sue cariche di ex presidente di Alfa Lancia spa e Lancia Industriale nel 1991 e amministratore delegato di Fiat Auto tra il 1991 e il 1996.

Gli altri indagati sono Corrado Innocenti (ex Ad di Alfa Romeo), Piero Fusaro (ex presidente ed ex ad di Lancia Industriale spa), Luigi Francione (ex presidente di Lancia spa), Giorgio Garuzzo (ex presidente di Fiat Auto spa), Vincenzo Moro (ex ad di Alfa Romeo), Giovanni Battista Razelli (ex ad di Lancia Industriale spa). Per tutti l’accusa è omicidio colposo. Sulla richiesta di rinvio a giudizio ha deciso il gup Simone Luerti.

L'udienza preliminare è fissata per il 31 marzo al Palazzo di Giustizia di Milano. «Questa mattina è stata depositata la nomina del nostro legale - commenta il sindaco Michela Palestra -. Potremo entrare così nel merito della procedura e capire in quale misura l’amministrazione e il territorio sono coinvolti nel procedimento. Si tratta di esposti e denunce che risalgono a 13 anni fa. Abbiamo fin da subito ritenuto doveroso costituirci parte civile come amministrazione comunale, in quanto “parte offesa”: potremo così accertare come parte in causa nell’intera vicenda le conseguenze che le lavorazioni sotto accusa, quelle legate all’utilizzo dell’amianto negli ex stabilimenti dell’Alfa Romeo, hanno potuto procurare al territorio ed eventualmente ai cittadini».

La delibera di Giunta che avallava la decisione è stata anticipata durante l’ultimo consiglio comunale. Queste le motivazioni: «Per la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e per il danno di immagine derivante, tra l’altro, dalla stretta connessione tra l’Alfa Romeo e la realtà territoriale aresina, il cui sviluppo economico e demografico ha visto nella presenza degli stabilimenti Alfa Romeo il principale elemento propulsore». «Costituirci parte civile in questo processo non è solo un atto dovuto, sarebbe stato clamoroso il contrario», sottolinea Giuseppe Augurusa, sindacalista, assessore allo Sviluppo del territorio e dell’area dell’Ex Alfa Romeo. La vicenda processuale aveva preso il via nel maggio 2011, con l’apertura di un fascicolo contro ignoti.

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