Novate Milanese, 25 gennaio 2014 - La provincia autorizza la costruzione di un impianto di cogenerazione a biomassa legnosa, ovvero un’inceneritore in via Vialba. A seguito di questa notizia, sono molte le perplessità degli ortisti, dei cittadini e dell’associazione «All’ombra dell’albero». Via Vialba è una zona molto estesa, dove attualmente è in corso una diatriba in Tribunale per il possesso di circa sessanta orti. Il Comune vuole rivendicarne la proprietà e ha ordinato lo sgombero; gli ortisti, che gestiscono i campi da quasi cinquanta’anni, vogliono fare valere i diritti di usucapione.

Durante l’ultima udienza, tenutasi a fine ottobre, è stato bloccato lo sgombero fino alla prossima data del processo, in calendario ad aprile. Nel frattempo la Provincia e la Giunta hanno dato il via libera per la costruzione di un inceneritore di legno, che i novatesi vedono come fonte di inquinamento e di pericolo per la salute. «Non verrà bruciato solo legno e la struttura sarà fonte di pericolo. La combustione del legno crea sostanze pericolose che possono essere dannose per la salute delle persone. Chi controllerà? — si chiede Pierluigi Sostaro dell’associazione novatese «All’ombra dell’albero» — Non sapremo a che temperature avverrà la combustione e non si potranno controllare i fumi che escono dal camino. In questo caso la struttura è piccola e quindi per autorizzarla è sufficiente il parere della Provincia».

Il dubbio è che l’impianto venga costruito sul terreno degli orti, dove il Comune aveva invece proposto di costruire una residenza sanitaria per anziani. «L’impianto sarà costruito dalla ditta Fisicompost in via Vialba 78, e quindi di fianco agli orti e non sopra il loro terreno», precisa l’assessore all’Urbanistica Stefano Potenza. Fisicompost potrà così incenerire non solo il legno da potature ma anche legno di altra provenienza, trattare una serie di rifiuti speciali e urbani non pericolosi, e stoccare rifiuti pericolosi nell’area denominata dal Comune «Città sociale».

A intervenire è anche il novatese Fabio Gnioni, che commenta: «Spero siano prese tutte le precauzioni per evitare ulteriore inquinamento. La costruzione è alle porte di Novate ed è l’aria che respiriamo tutti i giorni».

Intanto in Consiglio comunale i partiti di opposizione hanno chiesto spiegazione sugli orti di via Vialba. «Visto il rilevante valore sociale degli orti urbani riconosciuto dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, l’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di percorrere soluzioni alternative? È stata eseguita o predisposta un’analisi del terreno occupato attualmente, per verificarne l’eventuale livello di inquinamento?», chiede Massimiliano Aliprandi della Lega Nord.