Senago, 16 gennaio 2014 - Legato mani e piedi, sdraiato nella cuccetta del suo camion. Così nel tardo pomeriggio una pattuglia della polizia locale di Senago ha trovato un camionista italiano: poco più di mezz’ora prima era stato immobilizzato, sequestrato e rapinato da un commando di banditi che lo avevano bloccato mentre stava trasportando prodotti del celebre marchio Chanel. Sul fatto oltre al comando dei vigili di Senago, stanno indagando anche i carabinieri di Rho dai quali è partito l’allarme per le ricerche dell’autocarro rapinato.

A raccontare quanto è accaduto martedì verso le 18,10 è stato lo stesso camionista che oltre a tanto spavento non ha riportato nessuna ferita. L’uomo, M.R. di 28 anni che lavora per una società di spedizioni con sede in via Candiani a Milano, era partito dal deposito della sua azienda con un carico di profumi e cosmetici vari che avrebbe dovuto consegnare a un’altra azienda. Mentre stava compiendo il tragitto, come ha riferito lo stesso camionista agli inquirenti, avrebbe notato un furgone di colore giallo e un’auto che poco dopo l’hanno affiancato, facendogli rallentare la marcia. Uno degli occupanti della vettura sarebbe saltato sulla pedana dell’autocarro e dopo aver infranto un finestrino avrebbe aperto la portiera facendo entrare altri due complici. A questo punto M.R. è stato immobilizzato, legato mani e piedi con fascette di plastica e costretto a sdraiarsi sulla cuccetta.

L’allarme è stato lanciato attraverso il Gps del mezzo. Le ricerche sono subito partire dai carabinieri di Rho che hanno avvisato anche i comandi delle polizie locali di tutta la zona. A notare il camion fermo, parcheggiato in una zona isolata di via Benedetto Croce a Senago, sono stati gli agenti Massimo Galati e Alberto Montedoro, che si sono avvicinati all’autocarro e alla luce di una pila hanno visto il camionista legato disteso nella cuccetta. M.R. era molto spaventato ma non presentava ferite. Il carico naturalmente era già scomparso. Sul fatto indagano i carabinieri di Rho e la polizia locale di Senago.