Bollate, 17 giugno 2013 - Dall'Albania, dall’Inghilterra, dalla Francia. Stanno arrivando di ora in ora i parenti di Sofia, la bambina di 3 anni travolta e uccisa da un’auto sabato sera. Sofia era gemella di Sabrina e sorellina di Melissa, di appena 6 anni, che continuano a chiedere di lei. Poco prima delle 9 di ieri, all’obitorio comunale di via Ponzio, a Milano, per l’ultimo abbraccio è arrivato anche il papà della piccola grazie a un permesso speciale concesso dal carcere di Bollate dove L.V., 35 anni, sta scontando gli ultimi mesi di pena dopo due anni di detenzione. «Ora è il tempo del dolore, delle preghiere. Per Sofia chiediamo, chiederemo giustizia»:davanti alla camera mortuaria le parole di Valeria,la zia paterna,sono spezzate dalle lacrime. La bambina è stata investita davanti agli occhi della mamma che la teneva per mano, di uno zio e delle due sorelle,secondo il racconto dello stesso zio:«Avrebbe potuto uccidere tutte e tre.Sofia forse era di poco più avanti alla mamma ed è stata colpita dall’auto, che mi domando come possa non averle notate —racconta — L’ho vista volare per 20 metri, cadere sull’asfalto, sono corso da lei, le ho preso la mano, ma subito ho capito che non c’era più».


L'incidente è avvenuto nella frazione di Cassina Nuova,a pochi metri dalla casa dei parenti della bambina, in via Guglielmo Marconi. Terminata la visita al papà in carcere, insieme allo zio arrivato da Londra le tre piccole e la mamma avrebbero trascorso con i cugini di Bollate e il resto della famiglia quel che rimaneva della giornata. La tragedia è accaduta poco prima. Erano passate le 18.30. Via Marconi, senso unico di marcia, nata come strada secondaria, è diventata nel tempo una via di attraversamento per chi da Bollate vuole raggiungere la Comasina. Le auto vanno di fretta, non ci sono dossi di rallentamento, nemmeno strisce pedonali. Sofia, origini albanesi, viveva a Legnano con la mamma e le sorelle.Quella del padre è una grande famiglia, dieci fratelli, tutti lavoratori.

monica.guerci@ilgiorno.net