Bollate, 16 giugno 2013 - Morire a 3 anni per una distrazione. Hanno sentito lo schianto e sono usciti tutti per strada. Gli zii della piccola Sofia, la bambina di poco più di tre anni investita sotto gli occhi della mamma e delle sue sorelline, non sono mai riusciti a salutarla. L’incidente è avvenuto ieri nella frazione di Cassina Nuova a Bollate. Doveva essere una giornata di festa, la piccola Sofia, di origini albanesi, vive con la mamma e le due sorelline a Legnano. I parenti erano arrivati in vista dall’Inghilterra da pochi giorni e avevano deciso di raggiungere il resto della famiglia a Bollate per trascorrere una serata insieme dopo tanto tempo senza vedersi.

Il terribile schianto è accaduto poco prima delle 19, in via Guglielmo Marconi all’altezza del civico 16. La piccola ha attraversato la strada per raggiungere la sorella di 5 anni, già sul marciapiede opposto. Non l’ha mai raggiunta. Da Bollate, diretta verso Paderno Dugnano è sopraggiunta un’auto Opel guidata da Z.S., un ragazzo di 20 anni che, per cause ancora in via di accertamento, l’ha travolta.


Ad assistere alla scena la mamma di Sofia, la sorellina gemella, che era insieme a lei sul marciapiede, e dall’altro lato della strada la sorella più grande che l’attendeva. Il giovane conducente della Opel si è subito fermato e ha prestato i primi soccorsi alla bambina. Il cuore di Sofia aveva smesso di battere ma è stata rianimata dai soccorritori del 118 che sono riusciti a far riprendere il battito del cuore per poi trasportarla a sirene spiegate all’ospedale Niguarda di Milano, dove tre ore dopo è però spirata. Il cuore di Sofia si è spento poco prima della 22.

L'auto del giovane è stata posta sotto sequestro dagli agenti di polizia locale e il ragazzo sottoposto ai test alcolemici di rito. Insieme alla disperazione dei parenti della piccola Sofia ieri per strada anche la rabbia e il dolore di chi lì vive ogni giorno. È stretta la via Marconi, di qua e di la le case, un rettilineo senza strisce pedonali, le auto parcheggiate da un lato che non consentono di attraversare in sicurezza, le auto che sfrecciano a grande velocità. «Uscire dai cancelli di casa ogni mattina è un terno al lotto», lamentano i residenti che in più occasioni si sono rivolti alla municipalità per chiedere più sicurezza. 

monica.guerci@ilgiorno.net