Arese, 14 marzo 2013 - C'erano gli ex operai dell’Innova Service, gli ultimi cassintegrati Fiat e quelli della Greenfluff di Arese. Ma anche i dipendenti di alcune cooperative che lavorano nei magazzini Ortofin di Settala questa mattina a protestare davanti all’Iper di piazzale Accursio a Milano. I lavoratori hanno scelto l’Iper del Portello di proprietà del “patron” dei supermercati Marco Brunelli, lo stesso che realizzerà l’Iper più grande d’Europa nell’area ex Alfa Romeo e lo stesso che gestisce i magazzini di Settala, per denunciare quello che sta succedendo.

Gli ultimi lavoratori rimasti nell’area industriale aresina chiedono infatti di essere ricollocati nelle nuove attività che saranno avviate sull’area: "Li vogliono ricollocare fuori dall’area, quando dicono che ad Arese ci saranno 3.000 posti di lavoro", spiega Corrado Delle Donne dello Slai Cobas. Con loro i lavoratori della Greenfluff, un’azienda che si è insediata nell’area ex Fiat, da mesi in cassa integrazione e senza prospettive per il futuro. Proteste contro il patron Brunelli anche per quello che sta accadendo a Settala: "Gli iscritti allo Slai Cobas sono stati licenziati e al loro posto hanno assunto operai di altri sindacati", hanno spiegato.

Iper chiarisce che "il licenziamento del lavoratore della cooperativa C.Z. Servizi operante nel sito Ortofin di Settala è un provvedimento autonomo della cooperativa che non ha visto un intervento né diretto né indiretto di Iper. Il problema occupazionale legato ai lavoratori dell’ex Alfa di Arese, dove sono in corso importanti investimenti per la riqualificazione dell’area, è stato affrontato e risolto da Comune di Arese e Arifl (Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro) che hanno proposto ai lavoratori un percorso di accompagnamento al lavoro o alla pensione, che tutti e quaranta i lavoratori hanno firmato".