di Roberta Rampini

Arese, 13 marzo 2013 - Dopo qualche settimana di tregua, riprende domani mattina la protesta dei 40 operai licenziati nel febbraio 2011 dall'Innova Service di Arese, l'azienda che si occupava della pulizia e manutenzione dell'area, ex Alfa Romeo. Tutt'altro che rassegnati, dopo 25 mesi di presidio davanti alla portineria sud ovest, domani mattina, giovedì 14 marzo, torneranno a Milano con una protesta davanti all'Iper del Portello di proprietà del "patron" dei supermercati Marco Brunelli, lo stesso che realizzerà l'Iper pià grande d'Europa nell'area ex Alfa Romeo.

"Promettono la creazione di 3.000 posti di lavoro nel centro commerciale che sorgerà nell'ex Alfa Romeo mentre a noi hanno proposto solo un accordo per mandaci via dall'area - spiega Renato Parimbelli, delegato sindacale dello Slai Cobas e operaio - la verità è che ci vogliono mandare via dall'area perché diamo fastidio, perché in questi anni abbiamo sempre denunciato gli affari che si facevano sulle spalle dei lavoratori. Noi vogliamo lavorare ad Arese perchè il lavoro c'è, lo hanno tolto a noi per assumere le cooperative e lavoratori senza diritti e sottopagati".

Gli ex cassintegrati Fiat, ex operai dell'Innova Service continuano la loro battaglia in difesa del posto di lavoro anche in Tribunale. La prossima udienza del processo d'appello contro Innova Service di Arese e Abp, proprietaria dell'area ex Alfa Romeo di Arese si terrà il 25 marzo. "Il giudice del lavoro aveva dichiarato il nostro licenziamento illeggittimo ma non siamo mai stati reintegrati - conclude Parimbelli - Innova Service nel frattempo aveva cessato l'attività ed i proprietari dell'area non si erano assunti la responsabilità di ricollocarci".