Lainate 15 dicembre 2012 - Ex Alfa Arese non scatta la riqualificazione. Il piano ex Fiat Alfa Romeo ieri sera avrebbe dovuto avere il via libera definitivo dal Consiglio comunale di Lainate. Ma le contestazioni dei tanti oppositori sono andate oltre ogni previsione. Gli attivisti del centro sociale La Fornace di Rho hanno occupato l’aula dopo aver appeso manifesti in piazza. La bagarre è iniziata quasi subito: in un’aula stipata di rappresentanti dei comitati cittadini, delegati dello Slai Cobas, i manifestanti della Fornace hanno interrotto l’introduzione del sindaco Alberto Landonio della lista civica «Lainate nel cuore» urlando «Vergogna!» e gettandogli addosso "bustarelle" contenenti fotocopie di biglietti da 500 euro al grido: «Si dà in pasto il territorio alla mafia».

La tensione è andata alle stelle, tanto da arrivare a veri e propri tafferugli.Verso le 22 la seduta è stata sciolta. Il Consiglio tornerà a riunirsi lunedì, probabilmente questa volta a porte chiuse. Dopo la ratifica da parte del commissario prefettizio di Arese Anna Pavone, ieri sera a Lainate era attesa l'approvazione in via definita dell'accordo per la riqualificazione dell'area ex Fiat Alfa Romeo. Sull'area interessata, di proprietà delle società Particom Uno, Aglar e Tea, grande quanto una città nella città (1,6 milioni di metri quadrati), è previsto un cambio di destinazione d'uso che rinuncia all'eredità industriale e passa a quella commerciale e residenziale. Qui si progetta l'iper più grande d'Europa. "Si dovrebbero creare a regime 2.000 nuovi posti di lavoro", ha ricordato il sindaco Landonio.  

di Monica Guerci