Rho, 30 agosto 2012 - «La richiesta di riduzione del prezzo dei biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico attraverso un’integrazione tariffaria è da me condivisa. Per questo ho più volte sollevato il problema sui tavoli Expo e insistito con il Comune di Milano per trovare una soluzione». Risponde così il sindaco di Rho, Pietro Romano, ai mille cittadini dell’hinterland rhodense che nei mesi scorsi hanno sottoscritto la petizione promossa dal centro sociale Sos Fornace e dall’associazione culturale «GiùdalPero» all’insegna dello slogan «Fagliela Pagare».

La petizione chiedeva l’introduzione per i trasporti della tariffa unica integrata a livello metropolitano, finanziata anche attraverso un contributo economico annuale di un milione di euro da parte di Fiera Milano per quanto riguarda i cittadini di Rho e di Pero che dovranno sopportare i disagi collegati ad Expo 2015. Nella sua lettera il sindaco ricorda che si tratta di una problema che interessa tutti i Comuni della prima cintura penalizzati dalla differenza tra tariffa urbana ed extraurbana.

Ma poi ammette: «I cantieri di Expo 2015 porteranno disagi per la mobilità veicolare da e per Milano con la conseguente necessità di agevolare l’utilizzo del trasporto pubblico — scrive Romano —. Per questo motivo, già in sede di Comitato per l’Accordo Expo, nel luglio 2011 il Comune di Milano si era impegnato ad approfondire soluzioni specifiche. Sono comunque allo studio da parte dell’assessore (di Milano, ndr) Maran soluzioni tecniche finalizzate alla riduzione del costo degli abbonamenti per gli utenti della stazione metropolitana Rho-Fiera che spero possano concretizzarsi già nei prossimi mesi».

La risposta però non basta e non piace ai promotori della petizione: «Gli impegni assunti dal sindaco sono del tutto generici quanto fumosi, non vi è traccia di impegni concreti con l’individuazione di passaggi pubblici e verificabili. Inoltre, nulla viene detto rispetto alla possibilità di chiedere a Fiera Milano un contributo di un milione di euro annuale per finanziare la riduzione delle tariffe». Per queste ragioni, la campagna di sensibilizzazione e la mobilitazione degli esponenti del centro sociale Fornace riprenderà a settembre, insieme ad altre realtà dell’hinterland milanese, per chiedere una tariffa unica e integrata.

roberta.rampini@ilgiorno.net