Milano, 7 agosto 2012 - Si è costituito poco dopo la mezzanotte il pirata della strada che, il 5 agosto scorso, a Milano, ha investito e ucciso, sulle strisce, un anziano ciclista. L'uomo, S.L., un italiano di 35 anni, di mestiere barista, celibe, si è costituito ai carabinieri di Cornaredo, in provincia di Milano. E' stato denunciato in stato di libertà.

Il 35enne, di Cornaredo, ha spiegato che stava viaggiando a velocità sostenuta in auto perché si stava recando presso un bar di Milano, dove avrebbe dovuto sostenere un periodo di prova prima di essere assunto come barman. La vettura è stata sequestrata per effettuare i rilievi.

 

COMUNE PARTE CIVILE - "Abbiamo espresso ai familiari di Angelo Zanella la vicinanza e il cordoglio dell’Amministrazione comunale e di tutta la città. Oggi, grazie alle indagini serrate della Polizia locale e dopo i numerosi appelli rivolti dall’Amministrazione comunale, l’automobilista che domenica mattina ha investito, senza fermarsi, il ciclista di 79 anni, ha deciso di ammettere le proprie responsabilità ed è stato assicurato alla giustizia. E il Comune di Milano, che su questa grave vicenda vuole dare un ulteriore segnale, sta valutando di costituirsi parte civile nel processo”. E' quanto hanno comunicato ai figli del pensionato, Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione, e Marco Granelli, assessore alla Sicurezza, Coesione sociale e Polizia locale.

“L’Amministrazione comunale - ha spiegato il vicesindaco Guida - si sta impegnando per favorire una città sostenibile e a misura della mobilità alternativa, dove le utenze deboli, come i ciclisti, gli anziani, i bambini, gli invalidi, si sentano sicuri e tutelati. Continueremo a farlo, con gli investimenti, gli interventi per la sicurezza stradale e le campagne informative. E speriamo che, dopo il gravissimo fatto di via Gallarate, anche sul fronte della vicenda giudiziaria, che il Comune seguirà attentamente, arrivi un segnale forte da parte della Magistratura. Nella gravità di quanto accaduto colpisce in modo particolare l’omissione di soccorso nei confronti di una vittima inerme”.

“Ringrazio il Comandante Mastrangelo, gli agenti e i commissari della Polizia locale - aggiunge l’assessore Granelli - che fin dalle prime ore, e senza soluzione di continuità, hanno lavorato alle indagini stringendo il cerchio intorno al responsabile dell’incidente. Il nucleo dei vigili che si occupa degli incidenti stradali ha già risolto oltre il 90% dei casi di pirateria. Ma voglio lanciare un appello affinché chi si mette al volante sia attento e responsabile, evitando anche la minima distrazione che potrebbe essere fatale per la propria sicurezza e per quella degli altri”.

 

L'INCIDENTE, POI LA FUGA - Domenica mattina, poco prima delle 10, Angelo Zanella, di 79 anni, pensionato, era stato travolto da una Toyota Yaris di colore grigio metallizzato mentre con la sua bicicletta stava attraversando la strada sulle strisce pedonali in via Gallarate, zona Lampugnano. Era stato subito soccorso e portato in ospedale ma le sue condizioni erano peggiorate e l'uomo era deceduto.

Nel frattempo gli agenti del Nucleo radiomobile della Polizia locale di Milano erano impegnati a dare un volto all'investitore visionando le immagini riprese dalle telecamere dell’autobus della linea 72. Al momento dello schianto inoltre non c'erano testimoni, ma solo persone sopraggiunte qualche minuto dopo l'incidente. Per questo gli agenti avevano rivolto al pirata l'invito a costituirsi, cosa che potrebbe rendere meno pesante la sua posizione. Questa mattina la svolta.