Vanzago, 10 luglio 2012 - «La procedura adottata per l’approvazione del progetto non è corretta». È questa, in sintesi, la motivazione con la quale il Tar della Lombardia ha annullato la delibera del Cipe del 13 maggio 2010 relativa all’approvazione del progetto definitivo del primo lotto funzionale del quarto binario sulla linea Rho-Gallarate, nel tratto tra Rho e Parabiago. Ieri pomeriggio il Tribunale amministrativo regionale lombardo ha accolto il ricorso presentato dal Comitato civico contro quella che cittadini e amministratori locali hanno sempre definito «un’opera inutile, dannosa e costosa»: otto chilometri tra Rho e Parabiago per una spesa di 401,8 milioni di euro.


Nel dispositivo di 26 pagine il Tar contesta il fatto che il progetto preliminare fosse di tre binari mentre quello definitivo è diventato di quattro binari, «in un contesto urbanistico non idoneo per l’opera». Inoltre, il Tribunale ha riconosciuto che l’impatto di valutazione ambientale allegato al progetto è stato fatto su tre e non quattro binari. Dando così ragione a quello che cittadini e amministratori locali contestano da mesi, anche con raccolte firme e manifestazioni di protesta. Il testo delle motivazioni è arrivato nel tardo pomeriggio sulla scrivania del sindaco di Vanzago, Roberto Nava: «Sicuramente si tratta di un grande risultato per chi da anni contesta il progetto, è una grande vittoria per i cittadini e per il nostro territorio, ha vinto la correttezza della procedura. Se in questo Paese esistono delle procedure vanno rispettate».
 

La partita potrebbe non essere finita: contro la decisione del Tar la Regione Lombardia potrebbe fare ricorso al Consiglio di Stato. Ma ora è il momento di festeggiare soprattutto per le famiglie che avrebbero dovuto lasciare la loro casa o che si sarebbero trovare con i binari a pochi metri dal balcone. Contro il progetto avevano presentato un ricorso al Tar anche le amministrazioni comunali di Vanzago, Pogliano, Pregnana e Parabiago, nella parte in cui si definivano i criteri per l’acquisizione delle aree e degli espropri.

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