di Simona Ballatore e Davide Falco

Bollate, 10 maggio 2012 - Costi eccessivi per Serravalle, da «sgonfiare» per i tecnici dei comitati. Sulla Rho-Monza i fronti pro e contro interramento restano sulle barricate. Ieri pomeriggio a Palazzo Isimbardi l’attesa relazione sui costi per il tunnel, davanti a una delegazione di cittadini. Per i tecnici della società partecipata costerebbe 450 milioni rispetto ai 200 del progetto in superficie, soldi «introvabili» in tempi di magra.

Ma i comitati non ci stanno. «È evidente che i costi “versione Serravalle” sono soggetti a diversi “lifting” volti ad aumentare la quantità delle opere per far lievitare il costo», tuona l’archietto Fabrizio Allegro, che ha firmato il progetto alternativo sposato dalle Amministrazioni di Paderno, Novate, Bollate, Cormano e Baranzate.

Dai banchi del Pdl Salvatore Capodici lancia un’ipotesi: vista la divergenza tra i numeri, l’analisi di un terzo soggetto potrebbe chiarire la situazione. «Ben venga — rilancia Luca Gandolfi di Idv —, a patto che sia imparziale. Non posso fare a meno di pensare che i progetti realizzati in Italia costano sempre molto di più. Perché?».

A rispondere l’assessore Giovanni De Nicola: «Perché in Italia Comuni e associazioni rivendicano un “pizzo” su ogni opera, compensazioni che spesso non hanno nulla a che fare con l’opera, come piscine o scuole». Un termine forte che ha acceso la platea. «È inqualificabile che De Nicola possa definire “pizzo” le compensazioni ambientali», tuona Ezio Casati, vicepresidente del consiglio provinciale. Subito la replica dell’assessore: «Non mi riferivo alla galleria di Paderno, solite strumentalizzazioni.

Tornando alla Rho-Monza, i costi annunciati da Serravalle sono stati stimati in base a listini standard. E la delegazione che ha incontrato il Governo ha potuto appurare che le risorse a disposizione non ci sono. Inoltre ci sono criticità in termini di sicurezza e cantierizzazione. Abbiamo fatto tutto il possibile per migliorare il progetto». E così il piano Rho-Monza va avanti: il Provveditorato alle opere pubbliche sceglierà il vincitore della gara entro l’estate, poi la conferenza dei servizi. Tempo stimato per il via ai cantieri, inizio 2013. «Entro due settimane verranno convocati in commissione anche i Comuni, i tecnici e i comitati affinché i consiglieri possano sentire anche la loro campana — annuncia Ezio Casati —. Le differenze di costo per alcuni tratti sono spaventosamente alte. Vogliamo capire il perché. Ricordo che se volevano usare i tecnici di Serravalle come i cecchini del progetto alternativo, non ci hanno nemmeno sfiorato di striscio».

«Questa riunione non ha portato a nessun passo avanti — commentano i novatesi dell’associazione “All’ombra dell’albero” —. I problemi sono sempre i soliti: gli extracosti. I tre organi coinvolti, Stato, Provincia e Regione non hanno trovato nuove risorse per il progetto. Riassumendo è tutto fermo come prima».