Rho, 27 marzo 2012 - Da 43.356 a 65.781 arrivi negli alberghi, con un aumento del 51%. Da 98.940 a 143.978 presenze con un aumento del 45,5%. Tanto è cresciuta la presenza di turisti italiani e stranieri negli alberghi e hotel della città di Rho dal 2009 al 2010.

Un vero e proprio «boom» se si pensa che l’incremento medio in provincia di Milano è stato del 10.7% e in Lombardia 8.3%. L’aumento maggiore è stato quello dei turisti italiani, che sono passati da 28.577 a 43.371, mentre gli stranieri sono aumentati da 14.779 a 22.410. Per quanto riguarda la presenza nelle strutture ricettive, quella «tricolore» è passata da 62.068 del 2009 a 91.853 del 2010. Quella straniera è passata da 36.872 a 52.125. In Lombardia nel 2010 gli arrivi negli alberghi sono stati di oltre 11 milioni di turisti, mentre in provincia di Milano di 4.799.436.

È cresciuta, ma con numeri e percentuali decisamente più modesti, anche la presenza di turisti italiani e stranieri nei bed&breakfast rhodensi: nel 2009 ci sono stati 208 arrivi per un totale di 620 presenze, nel 2010 invece 221 arrivi per un totale di 659 presenze. L’incremento degli arrivi è stato solo del 6%.

Con i numeri della Fiera alla mano e pensando all’Expo che si avvicina, la Giunta comunale di centrosinistra sta valutando la possibilità di introdurre la tassa di soggiorno. La gabella però non è ancora stata decisa. «Stiamo aspettando che si sblocchi la situazione a livello nazionale e regionale e siamo in attesa delle disposizioni normative», spiega Andrea Orlandi, assessore al bilancio. Ma i progetti che si potrebbero realizzare con gli introiti della nuova tassa, almeno sulla carta, sono tanti.

Prevista dall’articolo 4 del Decreto Legislativo 23/2011, l’imposta di soggiorno a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive situate sul territorio comunale sarà applicata con gradualità in proporzione al prezzo fino a un massimo di 5 euro a notte per soggiorno. Dal prossimo anno dunque anche i turisti che soggiorneranno a Rho potrebbero pagare un «dazio» che varia in base al tipo di pernottamento, cioè che si tratti di un hotel a quattro stelle o di un «bed & breakfast».

Il gettito dell’imposta di soggiorno - che secondo l’assessore al bilancio dovrebbe essere di circa 250.000 euro o qualcosa in più - come previsto dal Decreto Legislativo - «servirà per finanziare la riattivazione di alcuni circuiti che favoriscano il collegamento tra territorio e Fiera in vista di Expo - aggiunge l’assessore al bilancio -. Iniziative come la creazione di un circuito ricettivo tra ristoratori e albergatori, la riattivazione dell’info point in Fiera e il collegamento con la rete wi-fi in alcune zone della città».