Bollate, 3 dicembre 2011 - La protesta di centinaia di studenti è andata in scena ieri mattina all’Erasmo da Rotterdam di Bollate. Contro i caloriferi «ancora una volta freddi» un grande sit in è stato organizzato delle classi prime e seconde dell’istituto tecnico, gli studenti stanchi di fare lezione in aule dove in alcune giornate la temperatura scende anche a 16 gradi hanno occupato il grande corridoio dell’istituto e le balconate del primo piano. Un edificio enorme, diviso a metà con l’istituto Primo Levi, che non ha invece partecipato alla protesta.

«Questa mattina abbiamo dichiarato uno sciopero bianco: tutti a scuola ma non si entra in classe», spiegano Martina Cannarile e Michela Camare, rappresentati del movimento spontaneo degli studenti dell’Erasmo nato per dire basta alle «aule fredde, dove si fa lezione con la giacca. Basta ai bagni malmessi, ai pc vetusti» dicono i ragazzi.

Doveva essere la giornata del volontariato a scuola quella di ieri si è, invece, trasformata in una giornata di rivendicazioni. «Non puntiamo il dito contro la dirigenza della scuola - dicono gli studenti del consiglio d’istituto -, siamo invece contro una scuola che non riesce ad andare avanti senza fondi. Studiare in certe condizioni fa passare la voglia di imparare e di impegnarsi», spiegano. I tecnici incaricati dalla Provincia di Milano nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo all’impianto dell’istituto, la notizia che gli interventi al sistema di riscaldamento sarebbero stati effettuati ma a partire dal 12 dicembre ha fatto scattare le rimostranze degli studenti ieri mattina.

«Aspettiamo da ottobre che si faccia qualcosa», incalzano i ragazzi. «Ho chiamato gli uffici della Provincia alla presenza delle studentesse del collettivo per informarli dell’agitazione studentesca in atto - ha spiegato la dirigente Rosaria Pulia -. Ho chiesto nuovamente un intervento di natura tecnica di verifica alla temperatura dell’edificio scolastico».

Per tutta la mattina gli studenti si sono rifiutati di entrare nelle classi. «Non c’è stato modo di convincerli a sospendere la protesta - aggiunge Pulia -. Per tenere sotto controllo la situazione i docenti sono rimasti tutti a scuola insieme ai ragazzi che, in tarda mattinata, hanno seguito la proiezione di alcuni film nei laboratori didattici».

Anche ieri mattina i tecnici sono arrivati solerti all’Erasmo: «Venti gradi la temperatura media rilevata nelle aule», dichiarano, ma si tratta del rilevamento delle ore 11 quando i termosifoni sono a pieno regime, basteranno un paio di ore per non avere più la stessa temperatura nelle classi.

«Faremo un’assemblea d’istituto martedì prossimo per fare il punto della situazione anche con gli studenti», annuncia la dirigente. «Sposteremo la nostra voce fuori dalla scuola, la nostra vuole essere una protesta costruttiva, andremo a dire la nostra in Provincia e in Regione. Senza fondi la scuola non va avanti», si accodano gli studenti.

Questa mattina all’Erasmo da Rotterdam di via Varalli è giornata di porte aperte dell’istituto per far conoscere ai futuri allievi il piano dell’offerta formativa. E nelle classi «ci sarà lezione», assicura la preside.