Lainate, 5 luglio 2011 - Al podere Toselli, nell’area delle feste e del mercato comunale, una grande, vecchia tettoia in eternit allarma un cittadino che ne denuncia il degrado. Un problema «Che mi risulta si sia affrontato solo a parole, ma che da troppo tempo ormai è irrisolto — dice —. La tettoia, è completamente ricoperta di amianto, ebbene questa costruzione: funge da copertura del mercato del pesce il giovedì mattina; durante la fiera di San Rocco, è presa d’assalto da migliaia di cittadini festanti; nel parco a poche decine di metri di distanza, tutti i giorni in cui il tempo lo permette, decine di mamme vi portano bambini a giocare sereni; è circondata da decine di abitazioni anche di recentissima fattura. Cosa aspetta il Comune ad eliminare quella copertura?». Lo chiede all’Amministrazione comunale, senza con questo voler puntare il dito contro questo e quel sindaco.


 

«Di situazioni come questa chissà quante ce ne sono a Lainate e non solo, ma perché non iniziare a eliminare quella visibile da tutti e dove molte persone vi transitano e abitano? — osserva —. Perché se il privato cittadino è inadempiente lo si sanziona con multe, mentre il Comune non elimina questo materiale che molte morti ha causato negli ultimi decenni?». La questione del pericolo mortale, costituito dall’amianto diffuso, presente ancora in molti edifici pubblici e privati sotto forma di tettoie, pluviali, tubazioni, serbatoi di acqua potabile, continua a rappresentare un grave problema in troppe città. Questo, nonostante da tempo si conoscano le conseguenze che anche una sola fibra di questa sostanza può provocare sulla salute umana. Proprio per questo sono auspicabili interventi immediati di rimozione e smaltimento in sicurezza dei manufatti in amianto ancora abbondantemente presenti nell’ambiente. Troppo spesso si rischia di essere esposti alle poveri dell’eternit senza nemmeno saperlo. Cristian Sileno, 34 anni, tre figli, gemelli esclama: «Li portiamo spesso in questo parco, è comodo, vicino a casa e ben curato. Non immaginavo che ci fosse dell’amianto degradato proprio qui a fianco — ammette —. Dovremo usufruirne comunque, spero che intervengano presto e lo tolgano da lì».



E' una nonna di 81 anni, Annamaria Modica, che vive a Lainate da qualche anno e prima abitava a Milano in mezzo al traffico. «Qui con i miei nipoti mi trovo molto bene, veniamo molto spesso in questo bel parco. Non sapevo del problema amianto, penso che per risolvere queste situazioni, cittadini e amministratori debbano affrontare le cose». Dal 1970, Armando Coletto vive a Lainate «Qui si sta discretamente bene — afferma —. Quello dell’amianto e delle bonifiche mai fatte è un grave problema che non si limita all’area dell’ex Toselli e di Villa Litta, basta girare per molte strade per accorgersi quanto ce ne sia ancora in uso. Su questo argomento andrebbe fatta molta più informazione fra la gente, anche a livello nazionale. Per fare un esempio: a Lainate non si sa nulla degli interventi di bonifica fatti e ancora meno su quelli che ancora sarebbero da fare».