Rho, 30 gennaio 2011 - Sono sette, tutti giovanissimi, gli autori di una feroce aggressione con rapina avvenuta il 2 gennaio scorso ai danni di un quattordicenne brasiliano. Un pestaggio con calci e pugni su tutto il corpo del ragazzo, per portargli via poche decine di euro e l’I-pod, compiuto in un parco pubblico della città. Dopo tre settimane di indagini, rese difficoltose anche per la reticenza di alcuni ragazzi coinvolti nella rapina, i carabinieri della compagnia di Rho hanno identificato i componenti della feroce baby gang. Sono cinque italiani e due equadoregni: uno ha 16 anni, due 15, due 14 e due solo 13 anni.

Abitano tutti a Rho, sono studenti e appartengono a famiglie che hanno dei seri problemi sia economici che sociali. Le indagini dei militari dell’Arma erano scattate subito dopo l’aggressione che era avvenuta verso le 17,30 nel parco di via Deledda. Qui la baby gang, approfittando del buio e del freddo ha messo in atto l’agguato. Vittima prescelta uno studente quattordicenne brasiliano che stava passeggiando da solo per i vialetti del giardino pubblico, con in mano il suo I-pod che aveva avuto in regalo a Natale. Improvvisamente lo studente è stato accerchiato dalla banda di ragazzini che hanno iniziato a spintonarlo e insultarlo obbligandolo a consegnare loro portafoglio e telefonino.


Il brasiliano si è opposto a questa richiesta. A questo punto è scattato il pestaggio. Con una furia inaudita i sette teppisti hanno incominciato a colpirlo con calci e pugni alla testa e in varie parti del corpo, tanto che la vittima è caduta a terra svenuta con il volto ridotto ad una maschera di sangue. A nulla sono servite le sue urla d’aiuto perché la zona è isolata e la gente era chiusa in casa data la giornata festiva. I baby rapinatori, per nulla preoccupati di quello che avevano fatto, dopo avergli sottratto il denaro e l’I-pod, lo hanno lasciato a terra e approfittando del buio sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce.

Lo studente appena riavutosi dallo scioc è riuscito a tornare a casa e a dare l’allarme. Poco dopo, dai genitori è stato accompagnato tutto insanguinato al pronto soccorso dell’ospedale di Rho dove i sanitari lo hanno medicato per le contusioni e i traumi ricoverandolo in osservazione con una prognosi di 30 giorni. Il problema più grosso per i medici era quello una ferita con trauma a un occhio che ha rischiato di fargli perdere la vista. Dopo alcuni giorni però l’ematoma si è ritirato ed è stata scongiurata la perdita della funzionalità visiva. Le indagini dei carabinieri si sono basate principalmente sui racconti del giovane brasiliano e su quelli di alcuni testimoni.

A essere identificati pochi giorno dopo, grazie agli identikit, sono stati due ragazzi italiani. Poi grazie ai pedinamenti per controllare gli amici che frequentavano, anche se con fatica perché i sospettati negavano tutto, è stato dato un nome anche agli altri cinque componenti della baby gang. Tutti sono stati denunciati alla procura dei minori di Milano per rapina e lesioni gravi. Gli investigatori stanno indagando per accertare se aggressioni avvenute nella zona, ma con modalità meno violente ai danni di minorenni, possano essere state fatte dalla stessa baby gang che ha massacrato di botte lo studente brasiliano.