Arese, 18 dicembre 2010 - «Se vogliamo che l’Alfa Romeo continui a vivere è necessario che Fiat la venda, per questo siamo d’accordo con la vendita alla Volkswagen». È questa l’opinione della Cub che mercoledì prossimo 22 dicembre farà un presidio davanti al consolato tedesco di via Solferino a Milano e consegnerà al console una lettera da recapitare ai vertici del Gruppo automobilistico tedesco nella quale manifestano il loro assenso all’acquisto dell’Alfa Romeo.
«Da mesi il gruppo Volkswagen ha manifestato l’interesse ad acquisire da Fiat il marchio Alfa Romeo con lo scopo di rilanciarlo attraverso investimenti mirati e con l’ipotesi di riportare nello stabilimento di Arese la produzione di auto Alfa - spiega Carlo Pariani, delegato sindacale della Confederazione Unitaria di Base -. Il gruppo Volkswagen ha già preso contatti con la Regione Lombardia. Di fronte al nulla della Fiat, dopo decenni di disastri, dopo le bugie che Marchionne continua a raccontare, se si vuole far sopravvivere l’Alfa siamo d’accordo per la vendita Volkswagen».
Se alle presunte colpe della Fiat si aggiunge il fatto che il progetto di riqualificazione e reindustrializzazione dell’area ex Alfa Romeo è attualmente in una situazione di stallo, per il sindacato di base l’unica possibilità per dare un futuro al marchio Alfa Romeo e a centinaia di lavoratori e per riportare la produzione automobilistica sotto il Biscione aresino è quella di venderla all’azienda di Wolfsburg. Ci sono dei precedenti che fanno ben sperare. In passato, quando ha acquisito la Bugatti e la Lamborghini, la Volkswagen si è assicurata che la produzione dei relativi modelli continuasse nelle rispettive sedi storiche: Molsheim, in Francia, per la Bugatti e Sant’Agata Bolognese per la Lamborghini. Una politica commerciale e industriale che il gruppo tedesco avrebbe tutto l’interesse ad attuare anche nell’eventualità che, in futuro, riuscisse a mettere le mani sull’Alfa Romeo.
«Oggi ad Arese dopo la chiusura d tutte le attività, nello stabilimento ci sono 180 lavoratori in cassa integrazione per i quali Fiat non prospetta alcuna possibilità di lavoro - conclude Pariani -. Per questo riteniamo sia interesse dei lavoratori che il marchio Alfa venga acquistato da Volkswagen e vogliamo che i manager tedeschi sappiano che non siamo favorevoli».
© Riproduzione riservata