Senago, 14 dicembre 2010 - «Non startene sul divano mentre Senago annega». Con questo motto sono ripartiti i presidi cittadini per dire «no» alle vasche di laminazione che, contro la volontà dei senaghesi, quanto prima potrebbero essere realizzate dalla Regione e dalla Provincia nella zona sud della città. Domenica la protesta pacifica, ma molto significativa e «colorata», con la raccolte delle firme che si è svolta in piazza Tricolore e in piazza Borromeo. Domenica prossima ci sarà il bis nel centro storico.

Nutrita la partecipazione dei cittadini: quelli che hanno già firmato la petizione contro l’opera sono oltre 600. In piazza Tricolore molti si sono presentati con maschera e boccaglio e giubbotto catarifrangente. C’è stato anche chi è arrivato con un gommone e dei cartelli che inneggiavano il «No alle vasche».

«Questa iniziativa fa parte delle varie manifestazioni che stiamo organizzando per far conoscere ai cittadini cosa sono le vasche di laminazione. Molti non ne sapevano nulla e non ne conoscevano neppure l’esistenza – afferma Stefania Manini del Comitato Senago Sostenibile che si sta battendo contro l’opera idraulica –. Riteniamo che Comune di Milano, Provincia e Regione vogliano propagandare una falsa soluzione al problema delle esondazioni del Seveso a Milano, solo per una questione puramente elettorale. Con molta probabilità nei primi mesi del prossimo anno ci ritroveremo le ruspe in casa che faranno scempio del nostro verde per creare gli invasi dove finiranno le acque sporche, putride ed inquinate del Seveso. Milano, nonostante tutto continuerà ad allagarsi poiché a sud di Paderno, l’acqua delle fogne di diversi paesi continuerà ad essere riversata nel Seveso. Si dice che le vasche siano una soluzione provvisoria, ma noi non ci crediamo».

La Regione Lombardia per realizzare l’opera ha già stanziato 10 milioni di euro. La grandezza delle vasche che dovrebbero sorgere nella zona di via Brodoloni, è paragonabile all’area di 15 campi di calcio. Il consiglio comunale di Senago, l’estate scorsa aveva dato parere contrario ai lavori e nelle riunioni indette con i rappresentanti delle istituzioni interessate alla risoluzione del problema Seveso, gli amministratori senaghesi hanno sempre ribadito il loro «no» avanzando anche delle proposte alternative. Il 30 novembre scorso la Provincia di Milano, come aveva promesso, ha stanziato 9 milioni di euro per il potenziamento dello scolmatore nord-ovest che porta le acque del Seveso nel fiume Ticino, opera richiesta anche da Senago insieme al nuovo scolmatore nord-est.