Arese, 30 ottobre 2010 -  Un altro religioso. Ancora una volta salesiano. E non uno qualunque: è un personaggio molto noto negli ambienti ecclesiastici il secondo indagato per falsa testimonianza e favoreggiamento sul caso di don Marco Redaelli, condannato in primo grado per molestie sessuali su una bambina di 7 anni. Dopo don Mario Moriggi, parroco di Arese fino al 2009, compare adesso il nome di don Franco Fontana che, in seguito alla denuncia del padre della piccola, era stato inviato ad Arese come ispettore per far luce sulle eventuali responsabilità di don Marco. Fontana è un esponente di spicco dell’Ordine, oggi vicepresidente del Volontariato internazionale per lo sviluppo (Vis) a Roma.

Spariscono invece i sospetti sull’attuale parroco don Riccardo Respini, su cui nei mesi scorsi in paese erano corse voci incontrollate su un suo possibile coinvolgimento nella delicata vicenda. Resta, però, un pesante dato di fatto: sono tre i salesiani trascinati, anche se a diverso titolo, in una vicenda che continua a spaccare la comunità aresina. Una città da sempre legata agli eredi di Don Bosco, e che ancora accetta a fatica lo scandalo. «Non potete chiederci di condannare don Marco se in cuor nostro lo riteniamo innocente», ripeteva ieri don Ivano Mora, vicedirettore del Centro salesiano di Arese.

Padre Redaelli 76 anni e una vita passata nelle missioni, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione con la condizionale: il racconto della piccola, che oggi ha 10 anni, è stato infatti riconosciuto veritiero e coerente dai giudici della quinta sezione penale di Milano. "Non possiamo fare altro che rimetterci alla magistratura", ha aggiunto don Ivano. Un’ombra di imbarazzo scende quando si nominano i nuovi coinvolti: don Mario e don Franco.

Secondo i giudici, don Mario «ha negato dal banco dei testimoni, in modo ritenuto falso, di aver affermato a suo tempo che “c’erano state lamentele per l’atteggiamento troppo esuberante e intrusivo verso i bambini di don Marco”». Nel 2009, il parroco lasciò l’incarico dopo che furono pubblicate le intercettazioni di alcune sue conversazioni «hard» con una maestra di Ferrara. Non è stato possibile, invece, parlare con don Fontana: "È in ritiro spirituale", dicono laconici dal suo ufficio stampa.