Cornaredo, sconti sull’Imu ma Tasi al 3 per mille e tasse in aumento

Il sindaco presenta i conti

Il sindaco di Cornaredo

Il sindaco di Cornaredo

Cornaredo (MIlano), 25 maggio 2015 - LA TASI sull’abitazione al 3 per mille. L’Imu non subisce modifiche e prevede nuove detrazioni in base alla rendita catastale. L’Irper è stata cancellata per i redditi da 0 a 10.000 euro anni. Lo ha annunciato il sindaco, Yuri Santagostino , presentando in consiglio comunale il Bilancio di Previsione 2015. "Come ho già avuto modo di dire molte volte in passato, gli enti locali si trovano negli ultimi anni a vivere una situazione drammatica e non mi riferisco solo al taglio di risorse ma al ruolo che ci viene assegnato - spiega il sindaco - i Comuni dovrebbero esistere per garantire servizi efficienti e vicini alle esigenze dei cittadini. Da alcuni anni, però, i Comuni sembrano ridotti a essere esattori per conto dello Stato. Quest’anno il nostro Comune diventerà un contributore netto dello Stato: ciò significa che Cornaredo darà allo Stato più di quanto riceverà dallo stesso".

IL DOCUMENTO contabile 2015 nella parte corrente è di 15,6 milioni di euro. In questi primi dieci mesi di governo cittadino, la Giunta di centrosinistra ha risparmiato circa 300mila euro rispetto al Bilancio di previsione dello scorso anno, senza tagliare i servizi al cittadino. Le spese nel 2015 sono così suddivise: 3,2 milioni di euro ai servizi sociali, 2,5 milioni di euro ai lavori pubblici e urbanistica, 2,2 milioni di euro ai servizi educativi e politiche giovanili, 833mila euro alla cultura e sport e 883mila euro alla sicurezza. Brutte notizie per la Tasi, "lo scorso anno abbiamo confermato una Tasi molto bassa sacrificando il Bilancio del 2014 e utilizzando entrate una tantum perché sapevano che le famiglie affrontavano un anno difficile - spiega Santagostino - quest’anno non è più stato possibile continuare su questa strada, le entrate una tantum legate agli oneri di urbanizzazione sono nettamente inferiori e ci siamo dovuti attestare su un livello di tassazione simile a quello degli altri Comuni".

SONO state ritoccate le tariffe dei servizi scolastici a domanda individuale introducendo due fasce di reddito in più, passando da cinque a sette, e prevedendo agevolazioni per chi ha più figli che usufruiscono del servizio. Ciò significa che, mentre lo scorso anno l’80% delle famiglie era nella fascia tariffaria più alta, quest’anno le famiglie in questa condizione saranno il 60%.